Chiunque si accorgerebbe della somiglianza non casuale tra i Goat e i GÅS, sia per l’assonanza tra i due nomi, sia per il caprone schiaffato in copertina del 7" "Epitaph/The North Wind Blew South” del 2020 e infine per la musica, di chiara ascendenza sabbathica, con wah-wah e produzione lo-fi a rifinire. Semmai, ciò che differenzia le due formazioni è la mancanza nei GÅS della componente etno-world che tanto ha fatto la fortuna del sedicente collettivo di Korpilombolo, ma queste sono questioni di lana (non a caso) caprina: tutto, all’epoca del 7”, spalleggiato proprio da Rocket Recordings, faceva supporre una qualche parentela.
“Vol.1” torna per Svensk Psych Aften per soffiare sull’hard-rock psichedelico e per ampliare il ventaglio di canzoni dell’enigmatico gruppo: solo quattro pezzi che non variano molto il campo entro cui si muovono i GÅS. Musica ispirata ai numi tutelari dell’heavy metal, allungati con il consueto gusto dei nordici per la psichedelia ripetitiva (“Join The Resistance”), tra Träd, Gräs Och Stenar, Centralstödet e Arbete Och Fritid (“25öre”, con un membro dei Centrum) e canzoni folk svedesi ripassate alla solita cura heavy (“Illusionen”).
Sven Kruppa, che cura l’artwork del disco, è anche il proprietario di Svensk Psych Aften, piccola etichetta di Copenaghen che sostiene molti artisti del panorama psichedelico scandinavo. Se membri dei Goat sono coinvolti nei GÅS, rimane un mistero, ma è certo che il verbo delle capre è duro a morire nelle terre del Nord.
(08/03/2023)
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