Goat

Oh Death

2022 (Rocket)
psych, world, funk

Quarto album di inediti per il misterioso collettivo svedese, che prosegue il singolare percorso di immersione nelle ancestrali atmosfere tribali intrise di psichedelia provenienti da mondi “altri”.
Maschere e vestiti folkloristici continuano a mantenere celata la reale identità dei membri del gruppo, e con “Oh Death” (tema ricorrente quello della morte nei loro lavori) anche gli aspetti musicali non registrano particolari novità. Giusto un certo rinvigorimento della parte ritmica e un uso più intenso delle chitarre elettriche rispetto al più bucolico “Requiem”, risalente ormai a sei anni fa. Nel mezzo, il più lungo periodo di pausa mai preso dalla band, interrotto soltanto dalla pubblicazione di “Headsoup” nel 2002, una raccolta di rarità, e da “Rhythms” (2018), il trascurabile esordio solista di Goatman, uno dei componenti della formazione scandinava.

Mistici e coloratissimi, questi nuovi dieci capitoli della saga Goat esprimono il consolidato mix sonoro che trova nelle orge funkadeliche di “Soon You Die” e “Under No Nation” i frangenti più esaltanti. Il lato del prisma dedicato alle trasmutazioni folk viene perfezionato attraverso le atmosfere molto “Led Zeppelin III” che permeano “Chukua Pesa”, in pratica la loro “Gallows Pole”, e la danza tribale "Apegoat".

 

Per il resto è un’appassionante rincorsa fra afrobeat ("Remind Yourself"), jazz free form (ad esempio, nel finale di "Goatmilk") e desert-blues (“Blow The Horns”) con il groove sempre ben posizionato al centro della scena (“Do The Dance”).
Nel piatto della bilancia questa volta troviamo più ritmo e meno jam attitude, per un prodotto che mantiene gli elevati standard qualitativi ai quali i Goat ci hanno ormai abituati.

27/10/2022

Tracklist

  1. Soon You Die
  2. Chukua Pesa
  3. Under No Nation
  4. Do The Dance
  5. Apegoat
  6. Goatmilk
  7. Blow The Horns
  8. Remind Yourself
  9. Blessings
  10. Passes Like Clouds


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