Lanterns On The Lake

Versions Of Us

2023 (Bella Union)
indie-pop, chamber-pop
7.5

"I won't let this spark die in me", canta Hazel Wilde sul finire di "The Likes Of Us", l'opening track del quinto disco dei Lanterns on the Lake. Si tratta di una dichiarazione per nulla scontata dopo una carriera quindicennale che nel 2020 ha condotto la band a essere nominata al prestigioso Mercury Prize britannico, senza però che questo potesse garantirle l'accesso a un pubblico più ampio. Ma è soprattutto la testimonianza di una grande forza di volontà non disposta a soccombere davanti alle difficoltà che hanno attanagliato le fasi di scrittura e di registrazione di "Versions Of Us". Con un budget agli sgoccioli, il batterista dimissionario e un senso di insoddisfazione per quanto fino ad allora composto, i Lanterns on the Lake hanno deciso di rifare tutto da capo e hanno trovato l'arma vincente in un'urgenza espressiva capace di colpire sempre nel segno.

 

Dopo i più essenziali "Spook The Herd" e "The Realist", il gruppo ispessisce nuovamente le stratificazioni del proprio sound mediante il consueto intreccio di chitarre, basso e batteria (è subentrato Philip Selway dei Radiohead) e un maggior uso dei sintetizzatori. Ma è soprattutto nelle melodie vocali che "Versions Of Us" si distingue dai precedenti lavori e i nove nuovi brani lasciano trasparire un potenziale pop davvero notevole. L'arioso indie-pop-rock di "Real Life", le ascendenze blues della chitarra di "Vatican" o il velo di autoironia di "The Saboteur" brillano proprio grazie a un'immediatezza ammagliante che lascia intatto l'impatto emozionale tipico del repertorio della band.

Non mancano inoltre i momenti di intensa drammaticità, come nell'epica frantumata della love song "Locust" o nella commovente "String Theory", ispirata dalla teoria delle stringhe e del multiverso:

In all of those infinite versions of us
There will be one the fates didn't touch
And now I will carry the thought of them round
Proiettata in una scenografia cosmografica, la canzone anticipa la dimensione da viaggio spaziale con cui si conclude l'album. In "Last Transmission" da una Terra rovinosamente prossima ai suoi ultimi battiti di vita viene inviato un messaggio disperato ma speranzoso a un(a) cosmonauta che osserva in lontananza.
C'è ancora qualcosa che possiamo fare per redimere l'umanità dalla distruzione del pianeta? Da lassù Hazel Wilde non sembra ancora aver ricevuto risposta, ma non ha perso la fiducia: "I'm sure there was one last thing to say/ before this signal fails". E proprio così, sospeso sull'abisso universale, termina "Versions Of Us", il miglior disco che i Lanterns on the Lake abbiano mai pubblicato, vivo quasi per miracolo.

05/06/2023

Tracklist

  1. The Likes Of Us
  2. Real Life
  3. Vatican
  4. String Theory
  5. Thumb Of War
  6. The Saboteur
  7. Locust
  8. Rich Girls
  9. Last Transmission




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