Paramore

This Is Why

2023 (Atlantic)
dance-punk, post-punk revival, new wave

In una realtà incentrata sulla musica “usa e getta”, dove a farla da padroni sono i numeri su Spotify, in termini di ascolti e pubblicazioni repentine per restare sotto i riflettori, si discute sempre di più dell’importanza di mettere un progetto in pausa in attesa della giusta ispirazione. Tale ragionamento assume ancor più rilievo quando le parti in causa sono band, e non singoli artisti. Un esempio calzante ce lo hanno consegnato di recente i dEUS, tornando discretamente sulle scene a undici anni dal loro ultimo lavoro, dopo che alcuni componenti avevano intrapreso e portato avanti altri progetti. Ma non sono stati i soli.

 

L’idea di hiatus indefinito da parte di un gruppo è la bestia nera di ogni fan, e coloro che seguivano la vicenda dei Paramore ci avevano ormai fatto il callo. La formazione americana, attualmente composta dalla cantante Hayley Williams, dal chitarrista Taylor York e dal batterista Zac Farro, era stata data per spacciata molte volte, e l’inizio della carriera solista dell’eclettica frontwoman nel 2020 con “Petals For Armor” lasciava presagire che la porta verso un eventuale ritorno sarebbe rimasta chiusa. La svolta con “This Is Why”, insieme a un ritorno dei nostri verso territori punk non ancora esplorati, arriva a sei anni da “After Laughter”, nel quale la band aveva abbracciato inedite atmosfere alt-dance e synth-pop.

Apertura per eccellenza, la title track entra subito nel vivo mettendo in luce le nuove influenze sviluppate dal terzetto: una base scarna per le strofe, sostenuta da una bassline ipnotica e funky in secondo piano, opera di Brian Robert Jones, energia dance-punk nel ritornello, testi schietti e personali (i collegamenti con il debut solista di Williams non si contano, né qui né nelle tracce a seguire) scritti a sei mani, il tutto accompagnato da un videoclip diretto da Brendan Yates dei Turnstile.
Le strofe asciutte di “The News” cavalcano l’ondata post-punk attuale in direzione The Lounge Society, includendo rimandi ai primi Bloc Party, grazie alle sonorità meccaniche intavolate dal drumming di Farro e ai riff taglienti di York, e conservando nel ritornello quell’impronta pop-punk tipica della band, in grado di far sussultare i rioters più devoti. Sfodera un lato new wave associato nuovamente a dettagli funk la ballerina “Running Out Of Time”, dove Hayley ride della sua scarsa capacità di gestione del tempo, argomento a cui si aggancia anche “C'est Comme Ça”. Quest’ultima rappresenta il punto meno riuscito: caratterizzata da strofe con sprechgesang à-la Dry Cleaning, in linea con le atmosfere generali dell’opera, sciorina un refrain tra i più orecchiabili, studiato meramente per appiccicarsi addosso.

Fatte le dovute premesse e trovato l'unico neo, il disco non sgarra più una nota fino alla fine. La leggera “Big Man, Little Dignity” segue una direzione dream-pop e cela una stilettata nei confronti degli uomini che si smarcano da ogni responsabilità; mentre “You First” e la successiva “Figure 8”, che prende in prestito dei sample di “Arcarsenal” degli At The Drive-In, puntano su post-hc e math-rock. La dolce ballad “Liar” torna verso sonorità dreamy, a cui fa eco la nostalgia imbrigliata nell’armonica “Crave”, chiudendo con la riflessiva e atmosferica “Thick Skull”. Ultimo atto simbolico dell’attuale “era Paramore”, si smarca dalla precedente produzione, aggregando alla matrice post-hc toni sommessi slowcore in stile American Music Club, sfiorando una deriva post-rock.

 

Bilanciato e attraente come una calamita fin dal primo brano, “This Is Why” regala un sospiro di sollievo a chi dava la formazione del Tennessee per spacciata, ma non solo: l’album è l’ennesimo tassello riuscito di un’articolata evoluzione stilistica, iniziata nel 2009 con “Brand New Eyes”. Tale processo ha consentito a Hayley e soci di crescere, ampliare nel tempo la propria platea di pubblico e uscire dalla nicchia emo-pop-punk adolescenziale, ma allo stesso tempo ne ha conservato intatta la forte identità. Segno che sotto le ceneri covano ancora le fiamme dei rioters di un tempo, ormai liberi da ogni vincolo.

05/03/2023

Tracklist

  1. This Is Why
  2. The News
  3. Running Out Of Time
  4. C'est Comme Ça
  5. Big Man, Little Dignity
  6. You First
  7. Figure 8
  8. Liar
  9. Crave
  10. Thick Skull






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