Con un solido background di studi classici e jazz, l’artista di Lisbona Ana Lua Caiano si avventura nelle lande furiose dell’elettronica sperimentale e della tradizione musicale orale, con un album dalle sorprendenti e molteplici sfumature.
“Vou Ficar Neste Quadrado” è un disco musicalmente surreale e originale. I testi sono espressione di quotidianità, casualità e fugacità. Una serie di istantanee visivamente taglienti. Di pari sostanza le elettrizzanti perfomance vocali e le alchimie elettroniche, le quali offrono un inedito mix di tradizione e modernità, che ai cultori della musica portoghese ricorderà il progetto Megafone di João Aguardela e all’ascoltatore nostrano alcune intuizioni di Bjork, Laurie Anderson o Kae Tempest.
E’ incredibile quante idee siano racchiuse in soli ventisette minuti e dieci secondi di questo interessante esordio (consiglio di recuperare anche i due Ep precedenti), nei dodici sketch sonori di “Vou Ficar Neste Quadrado” rivive sia la tradizione teatrale portoghese (“Cansada”), sia quella della canzone di protesta filtrata da immagini allegoriche (“Que Belo Dia Para Sair”), ed è proprio allegorica e simbolica l’immagine della piazza che è al centro della storia raccontata nella title track: un luogo fisico circoscritto dove le persone trascorrono felici il passar del tempo, timorosi di abbandonarne la rassicurante quotidianità.
L’essere figlia d’arte - il padre è uno scrittore la madre un’illustratrice - è per Ana Lua Caiano un ulteriore stimolo creativo, da qui la volontà di affrontare temi in bilico tra sacro e profano senza restar preda di gabbie concettuali (”Deixem O Morto Morrer”, “O Bicho Anda Por Aí”), nonché di valicare confini espressivi con un occhio all’elettronica e un altro alla musique concrete (“De Cabeça Colada Ao Chão”).
Nel reinventare e alterare forme e contenuti, Ana Lua Caiano crea nuovi canoni glitch-pop (“Mais Alto Que O Meu Juízo”), rinnova il vigore tribale e la valenza mistico-liberatoria del canto (“Ando Em Círculos”), si concede al lato oscuro della musica folk e ne altera le vestigia con ossessive trame elettroniche (“Os Meus Sapatos Não Tocam Nos Teus”), ma soprattutto conferma che la musica ha ancora confini da valicare e territori da esplorare, e in questo rinnovo artistico Ana Lua Caiano non è sola, basta pensare al recente album di Anastacia Coope o alla promessa dell’art-pop svizzero Baby Volcano.
Con “Vou Ficar Neste Quadrado” Ana Lua Caiano ipoteca un posto di rilievo tra gli album più innovativi dell’anno in corso, ma quello che convince maggiormente è la colta natura di queste esternazioni, radicate sia nella tradizione portoghese che nella moderna ricerca art-pop, un connubio entusiasmante.
28/07/2024