August Gilde

Animals

2024 (Self released)
folk, songwriter

Fairport Convention, John Martyn, Cat Stevens, Sandy Denny, Nick Drake, Incredible String Band, Pink Floyd, Nico: sono solo alcuni dei nomi che John Wood ha intercettato nella sua carriera di produttore e ingegnere del suono. Geniale e intuitivo, Wood ha marchiato a fuoco la stagione d’oro del folk-rock britannico. Non stupisce dunque più di tanto la sua presenza dietro le quinte del musicista danese Hjalte Ross, del quale abbiamo già ampliamente parlato su queste pagine, e di August Gilde, cantautore dello Yorkshire tenuto a battesimo da Wood nel 2022 con l’ottimo esordio “A Different Kind” e ora in scena con il secondo disco, prodotto questa volta da Toli Trow.

Fluide, apparentemente semplici, le canzoni di August Gilde (nome d’arte scelto da Robin Sheperd) sono intime, discrete, contemplative, oniriche, ma dietro delicate sfumature timbriche ed eleganti nuance si nascondono passione e inquietudine.“Animals” è un album ricco di melodie tanto essenziali quanto dense. Le nove tracce sono modellate con colti accordi di fingerpicking, languide sonorità di pedal steel (l’ottimo Steve Barlow), solide e mai invadenti linee di basso e rarefatte note di violino.
August Gilde intercetta sia il candore del folk inglese, nella frugale e dolcissima ballata “The Fast Lane”, sia la natura più solitaria e malinconica del country americano nella trasognata title track, con un’intensità poetica che rimanda alla magia crepuscolare e chamber-folk dei Tindersticks (la suggestiva “Warmer”) e una scrittura che pesca con classe nella tradizione country (il romantico duetto con Lucy Kitchen di “Songs For The Moon”).
Nel creare un ponte immaginario tra country e folk, “Animals” compie un ulteriore passo nelle più complesse trame del progressive-country: “Once In A While” possiede la magia di un brano di Jake Xerxes Fussell (che Gilde ricorda spesso nelle sue inflessioni vocali), la spazialità sonora dei Pink Floyd e il fascino psych-folk di George Harrison.

Per la realizzazione della copertina e dei video, August Gilde ha coinvolto Ksenija Symonova, artista ucraina famosa per le sue animazioni con la sabbia, una scelta che sottolinea il tenue fascino di tracce tanto lineari quanto articolate (“Away Down The Lane”) e che trova una magica sinergia nella più espansiva delle canzoni, “Hourglass”. August Gilde crea una poetica metafora dove la vita e lo scorrere della sabbia vanno in sincrono, gli accordi chitarristici sono ancor più leggiadri, evanescenti.
Meritano ulteriore attenzione i due brani posti a chiusura dell’album, una ballata pianistica dalle trame strumentali più complesse, “The Road, The River, The Rain”, e l’accorata “Shades Of Blue”, che intercetta tempi ritmici leggermente jazz che mettono in relazione August Gilde con un altro nome di rilievo del folk inglese come John Martyn.

18/01/2025

Tracklist

  1. Away Down The Lane
  2. The Fast Lane
  3. Songs For The Moon 
  4. Animals
  5. Warmer
  6. Hourglass
  7. Once In A While
  8. The Road, The River, The Rain
  9. Shades Of Blue




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