Indie-rock, shoegaze, grunge, post-punk, post-hardcore: la materia che il quintetto newyorkese Been Stellar manipola al servizio della propria urgenza emotiva è della più abusata. Eppure, quando c'è quel famoso "qualcosa da dire", la capacità di dirlo e un produttore per il quale l'altro famoso detto "sa il fatto suo" appare addirittura riduttivo (stiamo parlando di Dan Carey), non c'è abuso che tenga: qualche grande canzone rock è inevitabile.
La newyorkesità ostentata sin dal titolo e dalla copertina di questo primo Lp della band (senza contare "Sells Out", lavoro autoprodotto datato 2017) è ancora più lampante quando ne ascoltiamo la partenza bruciante affidata a "Start Again" e "Passing Judgement". Scatti chitarristici à-la Strokes, senza però la coolness di Casablancas e affiliati, pause calcolate al millimetro, gli angoli del Cbgb e qualche arrembaggio memore degli assalti degli Unsane. Due mine indie-rock che lasciano senza fiato per il mordente degli strumenti e per il coinvolgimento emotivo suscitato dal lamento pastoso di Sam Slocum, uno cui nel biberon insieme al latte devono aver messo il midwest-emo.
Come non detto però: dopo la partenza bombarola, il disco vira ancora più decisamente verso malinconie emo, producendosi in una ballata accorata dopo l'altra. La ciondolante "Pumpkin", una "Takedown" dove parole e chitarre si amalgamano e spalmano come burro d'arachidi sul pane. Ma soprattutto "Sweet": una canzone d'amore senza tempo, ricca di un ritornello che ha la statura del classico, da cantare squarciagola tra lacrime immaginarie e ricordi anni Novanta.
Ringhiano un filo in più la title track, "Can't Look Away" con le sue chitarre grattugiate e la ritmica recalcitrante di "Shimmer". Mentre "I Have The Answer" chiude il disco tra luci abbaglianti e polmoni rigonfi di epica e riverberi shoegaze.
Potremmo ripeterlo come un mantra: "Nulla di nuovo all'orizzonte". Ma con questa capacità di scrittura, unita a questo senso di urgenza, lascerebbe anche un po' il tempo che trova. Chi fosse alla ricerca di un riparo alternative rock per i giorni più uggiosi e sconsolati di questo 2024, nell'esordio dei "Been Stellar" ne incontrerà uno sontuoso.
17/07/2024