Dancing Plague è la creatura di Conor Knowles, musicista statunitense con base a Portland. Precedentemente noto come Dancing Plague Of 1518 (con riferimento a un episodio di isteria di massa avvenuto in Alsazia), approda alla bolognese Avant! Records con “Elogium”, il quinto full length del progetto.
Negli anni scorsi abbiamo avuto modo di recensire diversi lavori di questa label, e chi la conosce può avere un’idea dei territori in cui si muove la musica di Knowles; in questo caso, siamo nell’ambito di una wave cupa e potente, arricchita da beat pulsanti, in tipico stile EBM old school. Coordinate sonore che portano alla mente numi tutelari del filone come i belgi Front 242 (“Rot With Me”), ma anche i nostrani Neon (l’opener “Dreamless); le vocals, baritonali, vanno ad accentuare l’atmosfera plumbea che permea le otto tracce di “Elogium” e, a tratti (“Fading Forms”), il sound ricorda una versione on steroids, velocizzata e potenziata, dei Depeche Mode. Sonorità e mood non dissimili, pertanto, da compagni di etichetta come Qual (side project di William Maybelline dei Lebanon Hanover) o l’australiano Buzz Kull; dark ed epici, gli anthem di Dancing Plague rappresentano un’ideale soundtrack per l’universo goth degli anni 2020, con il loro mix di energia e introspezione.
“Elogium” è stato pubblicato lo scorso 22 marzo: in vinile in due edizioni (nero e la quasi esaurita versione “Yellow Orange”), in cd e su cassetta (quest’ultima dall’etichetta Dead Age Co., anch’essa di stanza a Portland). Un’uscita che merita sicuramente il recupero, anche nell’ottica delle chart di fine anno, soprattutto delle più oscure.
15/12/2024