Habitants

Alma

2024 (Psychonaut)
alternative-rock

Disco dalla lunga gestazione (il primo singolo risale al 2020), "Alma" conferma la forma degli Habitants come gruppo solido e maturo, a suo agio nel proporre una forma di rock alternativo di umore dolceamaro, soffice negli arrangiamenti, sognante nelle atmosfere.
La formazione olandese, capitanata dalla coppia Géma Perez e René Rutten, ha dalla sua soprattutto il contributo alla produzione di un vecchio amico: Attie Bauw, che aveva già lavorato ad alcuni album dei Gathering, ovvero "How To Measure A Planet?" ma soprattutto "Home".

I suoni limpidi e riverberati, in particolare, si riallacciano proprio a quest'ultimo, con cui vi sono alcune affinità non solo in termini musicali ma anche tematiche, e soprattutto del modo con cui l'introspezione psicologica si accompagna alla rappresentazione sonora: "Alma" (anima in spagnolo) si incentra sul concept di una donna che lotta contro le proprie debolezze, alla ricerca di una propria identità e di un proprio posto.
La chitarra di Rutten rappresenta l'aspetto maggiormente significativo del disco, con i suoi fraseggi inconfondibili dal timbro dolcissimo che pennellano questo contrasto tra vulnerabilità e forza. Le differenze, invece, si intravedono negli arrangiamenti, che in "Alma" sono maggiormente rarefatti e onirici, preferendo l'atmosfera al dinamismo.

Per esempio, l'iniziale "Highways" suona caparbia, come quando si inizia a intraprendere un viaggio pieni di motivazione ed entusiasmo, ma si tratta di una presa di coscienza in risposta al timore della solitudine ("I want to find courage in the lion's growl but the silence is unbearable in the forest only the thunder rolls"). "Youth" cattura ed emoziona con il suo piglio trascinante di basso, le atmosfere che oscillano tra la malinconia e la grinta, i gorgheggi di chitarra melodica sullo sfondo.
In contrasto, i tenui rintocchi elettronici della lenta "Cod Fishing" e gli effetti celestiali di "Morgen" sono l'apice dell'aspetto più delicato del disco. La voce di Anne van den Hoogen, che sovente alterna momenti più decisi e d'impatto ad altri in cui interpreta tonalità soavi (proprio "Morgen" è forse la sua prova migliore), svetta per limpidezza, purtroppo apparendo anche talvolta limitata per estensione e versatilità canora. 

Il disco cresce nella seconda parte, dalla title track placidamente in stile Mogwai all'emozionante "If I Knew" che combina dream-pop e chitarroni distorti, fino alla conclusiva ed evocativa "The Waiting Room", che sfocia in un ambient-rock. Emerge anche il tema dell'amore, che provoca tanto emozioni positive quanto sconforto e disperazione.
Nell'edizione limitata del disco è disponibile un rimaneggiamento del precedente singolo "Bury The Earth", intenso e suggestivo nei suoni, leggiadro ma consapevole nei vocalizzi, un incrocio tra Tori Amos, Cocteau Twins e Gathering.

03/12/2024

Tracklist

  1. Highways
  2. Youth
  3. Future You
  4. Cod Fishing
  5. Morgen
  6. Alma
  7. If I Knew
  8. The Waiting Room
  9. Bury the Earth (bonus track)

Habitants sul web