Kacy Hill si è fatta conoscere come ballerina per il tour di Yeezus, per aver collaborato con Travis Scott in "90210" e con Kid Cudi in "Releaser". E recentemente anche per un endorsement social dell'amica Lana Del Rey. Apparizioni e citazioni importanti che hanno introdotto a dovere la giovane cantautrice californiana (appena ventisettenne), la cui carriera solista ha preso maggior forma nel 2020 con il secondo album, "Is It Selfish If We Talk About Me Again".
"Canzoni da cameretta" sarebbe sicuramente la definizione più immediata, ma anche quella più spicciola, per definire il campionario della musicista nata a Phoenix e cresciuta artisticamente (ed emotivamente) a Los Angeles. Perchè se nelle prime uscite - tre per l'esattezza - tutto viaggiava spesso su binari a metà tra il dream-pop dei Beach House e appunto il cosiddetto bedroom-pop, in "BUG" le canzoni "evolvono" con maggiore "corposità", a cominciare dagli arrangiamenti (molto curati) e dalle storie al centro dei testi, che formano una sorta di diario di bordo, ovviamente autobiografico, con momenti, talvolta anche intimi, che di certo non annoiano come buona parte delle narrazioni autoreferenziali.
It's 2016 and I slip in the backseat with someone I barely knowA volte sembra addirittura di ascoltare una versione di Lene Marlin (!) aggiornata e con maggiori velleità, come in "Damn". Mentre "Listen To You" riporta a galla i sopracitati Victoria e Alex, tuttavia con una direzione pop più marcata nel ritornello che non guasta affatto.
We're down a few drinks and his hands on my knee
I'm aglow and the traffic slow
Home is sweet, I love our street
But will I ever feel that again
I keep replaying, channel changing what I want
Now just make it make sense
04/09/2024