Olly - Tutta vita

2024 (Epic/Sony)
pop, pop-rap

Noi che amiamo urlarci addosso
Noi che ci amiamo in silenzio
E poi scopiamo di nascosto
Noi che siamo giù di corda
Ma che siamo su di giri
Noi che siamo sempre chiusi
Ma ci apriamo come i libri
Sempre noi

Lì per lì la curiosità c’era, di ascoltare “Tutta vita”, il secondo album di Federico “Olly” Olivieri, poi ci sono state le classifiche di fine anno e dopo ancora, a gennaio 2025, era passato un po' il momento: solo un altro album pop di medio successo, amato dal suo pubblico di riferimento, vale a dire un esercito di ventenni attratti da un linguaggio semplice ed emotivo. Poi, però, Olly ha vinto Sanremo e si è presentato a un pubblico assai più trasversale, grazie anche a un sound potabile anche per chi cerca una via molto pop, tutta cuore, nella musica contemporanea d’alta classifica. Accantonata sostanzialmente l’elettronica dell’acerbo ai limiti dell’ingenuo “Gira, il mondo gira”, Olly (insieme al produttore Jvli) ha conservato la voglia di raccontare una quotidianità piene di relazioni più o meno instabili, ricordi nostalgici e frammenti dolcemente malinconici da affiancare a una leggerissima euforia.

Cosa ha fatto entrare questo giovane cantante nelle grazie di molti? Forse la semplicità (o banalità, se si vuole…) dei suoi riferimenti, estetici e musicali: le bevute e le canne, il sesso e l’amore dei vent'anni, i ricordi dell’adolescenza ancora freschi, le serate indimenticabili e incredibili che poi sono accadute a tutti; Jovanotti, Vasco Rossi e gli 883 ma filtrati da una generazione che li ha vissuti di riflesso, riverberati fino a confondersi e diluirsi anche con i suoni della musica pop contemporanea. Il racconto emotivo, a volte fin troppo caricato, di un modo semplice, dolce e sensibile di leggere il mondo, con le lacrime agli occhi per gioia o per tristezza.
La vincitrice di Sanremo, “Balorda nostalgia”, è come un Blanco più adatto al palato di chi è cresciuto negli anni Ottanta o Novanta, una ballata d’amore dove Olly canta come fosse uno di noi, come se stessimo già ascoltando la versione karaoke, un po' esasperata e un po' sgolata, dell’originale. Sul palco dell'Ariston quest'effetto era ancora più evidente, con la faccia paonazza, gli occhi lucidi e le vene affiorate a spingere l’emozione fino a casa; su Spotify questa energia un po' si perde ma la produzione riesce comunque a conservare una buona parte di quella vibe.

Ma c’è spazio per danze folk-pop con cori da birreria ("È festa"), pop-rock ottantiani urlati nel microfono ("I cantieri del Giappone"), un'ospitata per un duetto abbastanza classico ("Per due come noi" con Angelina Mango) ma soprattutto l’elenco di luoghi comuni di vite con eccezionalità normalissime di "Quei ricordi là" e un blando inno generazionale, con l’unica cassa dritta dell’album, come "Noi che".
Dopo la metà della scaletta ecco la hit di amore nostalgico "Devastante", che anticipa una certa flessione dell’ispirazione: dopo si scivola verso il patetico, ci s’impantana in un duetto meno convincente con Enrico Nigiotti, altra canzone su noi che siamo tanto diversi da loro, o in ritorni verso lo stile più rap dei primi tempi.
Meglio la leggerezza stralunata de "La lavatrice si è rotta", davvero da erede del primo Vasco Rossi, più che la ballatona strappalacrime da Max Pezzali de “Il campione”, praticamente un rifacimento de “La dura legge del gol”.

Tolta l’enfasi, tolta la simpatia e l'empatia che Olly suscita facilmente in chi lo ascolta e soprattutto lo vede, rimane pochetto. Raffreddata la passione, si notano metriche che si somigliano, concetti che si ripetono, cambi di stile e di mood che lasciano un senso d'incoerenza e persino di confusione. Ogni cosa è “devastante”, ogni notte incredibile, ogni amore impossibile epperò è tutto piuttosto normale, blando, ripetitivo, stereotipato. Per chi vi scrive, che va tragicamente verso i quaranta, più che “tutta vita” è soprattutto “molta noia”.

21/03/2025

Tracklist

  1. "Balorda nostalgia" (aggiunta nel 2025)
  2. "È festa"
  3. "I cantieri del Giappone"
  4. "Per due come noi" con Angelina Mango
  5. "Quei ricordi là"
  6. "Noi che"
  7. "Devastante"
  8. "A noi non serve far l'amore"
  9. "Sopra la stessa barca" con Enrico Nigiotti
  10. "La lavatrice si è rotta"
  11. "Scarabocchi"
  12. "A squarciagola"
  13. "Il campione"


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