Molto probabilmente, il segreto del duo composto da Sean McBride e Liz Wendelbo è un affiatamento fuori dal comune. Si chiama chimica, ma potremmo anche chiamarla alchimia.
In effetti, nonostante svariati album alle spalle e una carriera giunta quasi al suo ventennale, la proposta degli Xeno & Oaklander prosegue la sua lenta ma inesorabile evoluzione, ribadendo la sua peculiarità e il suo (fondamentale) peso specifico all’interno del circuito minimal-synth internazionale.
Registrato alcuni mesi fa nella loro casa-laboratorio del Connecticut, “Via Negativa” segna il trionfo dei sintetizzatori analogici e di una ricerca mai statica e definita. Otto brani in apparenza semplici, eppure realizzati attraverso un lungo ma necessario percorso tecnologico (la magnifica ossessione di Sean McBride), oltre che concettuale. Il due diventa così il numero perfetto, la sintesi degli opposti (“the study of what not to do, a negative image of a positive, the other side, the other”), un contrasto in widescreen capace di espandersi e di richiudersi in se stesso nel giro di pochi minuti.
Tale bipolarismo emerge nella maniera più assoluta tra le note drammatiche di “Mercury Mind”, il cui mood suggerisce l’antitesi tra il pesante frastuono meccanico del lavoro in miniera e l’incanto delle gemme e dei metalli preziosi estratti. Il mercurio come elemento primordiale, alchemico e filosofico, un passaggio inevitabile per apprendere, per comunicare e per ottenere l’unione tra il maschile e il femminile.
L’approccio più spigliato e danzereccio intrapreso di recente con “Hypnos” (2019) e “Vi/deo” (2021) riemerge con vigore nell’intensa title track, in “The Unknown Side” (la voce di McBride, nel rispetto della tradizione, spesso affianca le sensuali parabole angeliche della Wendelbo) ma soprattutto nel saltellante synth-pop di “Actor’s Foil” e “O Vermillion”, due composizioni dove la poetica retro-futurista degli Xeno & Oaklander raggiunge il proprio vertice qualitativo.
“Via Negativa” si rivela, dunque, un album ispirato e coinvolgente (la sola “Lost And There” non riesce a decollare a dovere), un lavoro in perfetta linea con le ultime produzioni della coppia e con le nostre aspettative. Una soave fusione tra luce e oscurità.
21/11/2024