Questo psicodramma si svolge nella seconda metà degli anni 80.
Lei - Madonna - è già la popstar più famosa e controversa del decennio, l'inarrestabile material girl che colleziona dischi di platino mentre salta con tenacia tra le mode del momento, come se il mondo fosse un gigantesco dancefloor adibito a suo personale uso e consumo. Lui - Sean Penn - è un attore di grande talento e un uomo d'indubbio fascino, ha un volto molto intenso e due occhi blu che pungono attraverso lo schermo. La critica lo tratta bene e il pubblico lo ama, i colleghi in realtà un po' lo temono per via del suo caratteraccio, ma comunque lo rispettano per le sue brillanti interpretazioni e i suoi improvvisi scoppi di gioia. L'incontro tra lui e lei, nel febbraio 1985, è come l'esplosione di un cargo di fuochi d'artificio: lui è folle e romantico, lei è spigliata e caparbia e quando sono assieme fanno scintille. E poi sono giovani, belli e hanno tanti di quei soldi che non sanno neanche come cazzo spenderli. A pochissimi mesi dal quel primo incontro, Madonna e Sean Penn si sposano nel giorno del compleanno di lei, il 16 agosto 1985.
Ma presto, questa passione giovanile fatta di improvvise burrasche e grasse risate lascia il posto allo spettro della follia più irrazionale. Sean ha un carattere volatile e instabile, una personalità tanto brillante e intellettualmente stimolante quanto incapace di tenere testa persino a se stesso - è insicuro, paranoico e geloso, cambia umore ogni quarto d'ora, beve troppo, si fa buttare fuori dai locali, piscia per strada mentre urla ai passanti e non disdegna manco una bella rissa ogni tanto, così, giusto per far sfogare i demoni che si porta in corpo. Quando poi gli gira la luna, o si tramuta in un recluso oppure acchiappa la moglie e la sbatte sul letto, facendole toccare il cielo con un dito. Per Madonna è uno shock. Questo saliscendi di emozioni forti e profonde la tiene sulle spine di un amore passionale e le fa scoprire tutta la sua più innata femminilità, ma risulta anche impossibile da tenere razionalmente sotto controllo - e se c'è una cosa che Madonna davvero non sopporta, questa è proprio la perdita di controllo. Del resto, fino a quel momento l'unica belva in gabbia era lei, una leonessa temuta dagli uomini e schernita dalle donne, eternamente braccata dai media che la criticano a ogni passo per le sue espressioni ritenute blasfeme, e soprattutto per quel suo costante rifiuto di mostrare vergogna di sé e del proprio corpo nudo. Per una come lei, fare la guerra contro il mondo intero è stancante ma tutto sommato semplice nella parte teorica: sono tutti nemici, e per combatterli s'è fatta una pelle più dura del cuoio nel costante pensiero di doversi difendere ogni volta che esce di casa. Ma in presenza di Sean, Madonna si trova improvvisamente a dover fare la parte dell'adulto di turno anche in casa, la figura calma e responsabile che deve agire con cautela per tentare di mettere a letto un marito schizofrenico. Le comiche, proprio.
Quando sono in pubblico Sean mostra spesso comportamenti imbarazzanti, che gli sgorgano fuori dalle tempie senza alcun pudore verso i presenti in sala - maltratta la moglie di fronte agli amici e poi magari a casa le chiede scusa e si prostra ai suoi piedi. La famosa questione delle presunte violenze fisiche - in particolare l'aneddoto che vorrebbe Madonna legata di forza a una sedia durante una scenata di gelosia - viene oggi negata con forza da entrambi. Ma l'idea che gli amici e i parenti stretti della coppia temano simili dinamiche quando i due sono da soli rende se non altro ben chiara l'immagine di una relazione che sta bruciando come la miccia di un barilotto di dinamite. E questo anche senza contare il fatto che, nell''87, Penn viene sentenziato a un mese di carcere per aver picchiato un cameraman, dimostrando dunque che l'attitudine manesca in effetti ci sarebbe tutta.
La storia dunque si scrive da sola; presto lui non ci vede più, frustrato com'è da una donna troppo rigida nelle sue posizioni per assecondare la sua incontrollabile volatilità. Madonna, dal canto suo, si trova costretta a far forza sull'amor proprio per salvare se stessa e la propria carriera. Del resto, per Sean Penn - l'uomo di casa - la strada rimane comunque spianata: la società vede in lui l'artista torturato, una personalità difficile ma anche molto sensibile, che ha solo bisogno di amore e di tanta comprensione. Ma per Madonna - la moglie - l'unica reputazione che l'aspetta è quella della puttana cattiva e senza scrupoli, l'arrivista sociale che non ha alcun valore artistico senza la presenza di un uomo più forte al suo fianco - un leit-motiv che l'accompagnerà per il resto della carriera, come lei stessa ha poi raccontato con le lacrime agli occhi nel discorso di ringraziamento fatto quando Billboard nel 2016 le ha conseganto la statuetta di Woman Of The Year. Eppure, anche non volendolo col cuore, spetterà proprio a lei dover "tirare fuori le palle" e impugnare amaramente le carte del divorzio per salvaguardare il bene di entrambi.
Il dolore è vivido, per arginarlo Madonna butta in musica quello che è forse il momento saliente di un disco - "Like A Prayer" - che di momenti salienti ne infila senza tregua uno dopo l'altro. Assieme al fido Patrick Leonard, musica e parole di "Till Death Do Us Part" mettono in scena una nervosa storia di violenza domestica piena di risentimento e scoppi di rabbia, ma filtrata in una canzone dall'immediata presa melodica come nel tipico stile della Ciccone - andrebbe volentieri a braccetto con "Papa Don't Preach" tratta dall'album precedente, ovvero l'altro "simpatico motivetto madonnaro" che raccontava della decisione di un'adolescente di portare avanti una gravidanza con tutte le difficoltà del caso. Ma qui si va un passo oltre, perché stavolta i graffi sono autobiografici; certo, dove finisce la veridicità dei dettagli (la porta spaccata/il vaso di coccio che vola) e iniziano le coloriture della metrica di una canzone pop, l'autrice non lo rivelerà mai, ma il pezzo colpisce nel segno in tutta la sua irruenza, mostrando al mondo l'inedita versione di donna al momento indebolita, ferita e ancora pericolosamente troppo innamorata per il suo stesso bene.
Il pezzo parte in quarta con un ritmo funk-pop snello e nervoso dal basso pronunciato e la drum machine ben in vista. La linea armonica del riff traballa costantemente tra la tonalità maggiore e quella minore, come a voler rispecchiare i repentini cambi d'umore di Penn, e l'effetto è un insostenibilmente instabile misto di amarezza, rabbia e malinconia. Madonna entra subito in contropiede partendo direttamente col ritornello, il senso d'urgenza che le preme in gola è tale che non può più permettersi di stare a temporeggiare:
Our luck is running out of time You're not in love with me anymore I wish that it would change, but it won't 'Cause you don't love me no more.
Sono parole che già inscenano l'inevitabile epilogo che sappiamo tutti, ma verranno ripetute altre sei volte nel corso del brano come in una sorta di mantra - più che volerlo comunicare al marito o all'ascoltatore, Madonna sente il bisogno di ripeterlo costantemente a se stessa perché sta cercando di trovare il coraggio per metterci finalmente una pietra sopra. Ma il percorso emotivo che costeggia il distacco è lungo e tortuoso, e mentre la canzone avanza per i suoi cinque minuti di durata, i dettagli delle liti e i sentimenti di abnegazione che animano l'autrice si fanno vividi come quelli di un film. Nel momento in cui l'interprezione vocale si trasforma in un mezzo parlato, l'effetto si fa ancor più realista, ma il ritmo non cede:
They never laugh, not like before She takes the keys, he breaks the door She cannot stay here anymore He's not in love with her anymore.
Sono parole che dipingono un quadro con colori crudi e non hanno davvero bisogno di grosse spiegazioni. Ferita e impaurita, Madonna passa anche dal punto di vista dello psicologo di turno, nel tentativo di razionalizzare la situazione e allo stesso tempo eclissarsi dal dolore che sta provando in prima persona:
You're not in love with someone else You don't even love yourself Still I wish you'd ask me not to go
ma l'ultima frase qui sopra già la riporta nuovamente al doloroso tira & molla di chi ha capito con la testa che tutto è finito, ma con il cuore non è ancora disposto a lasciare andare - non a caso, Madonna aveva pronte le carte del divorzio già nell''87, ma le impugnerà definitivamente solo nell''89, quindi a canzone già scritta, dando al qui presente brano un contorno al contempo sia sinistro che terapeutico. Bisogna arrivare quasi in fondo per avere la stoccata decisiva, ovvero quando Madonna finalmente intona il titolo del brano con voce sprezzante e lo fa seguire dal drammatico suono di un vetro rotto, prima che la coda strumentale chiuda il pezzo col solito ritmo forsennato col quale tutto è iniziato. Più che una canzone, "Till Death Do Us Part" è una scheggia passivo/aggressiva tanto emotiva quanto ancora sorda e frustrante, una delle più nitide e cattive canzoni pop mai incise sulla fine di una relazione - e se ci siete passati anche voi, saprete sicuramente riconoscere i temi universali della rabbia e del dolore che accompagnano il ricordo di un bell'amore che fu. Alla faccia di chi dice che Madonna è solo brava a copiare.
Our luck is running out of time You're not in love with me anymore I wish that it would change, but it won't, 'Cause you don't love me no more
You need so much but not from me Turn your back in my hour of need Something's wrong but you pretend you don't see I think I interrupt your life When you laugh it cuts me just like a knife I'm not your friend, I'm just your little wife
Our luck is running out of time You're not in love with me anymore I wish that it would change, but it won't, if you don't Our luck is running out of time You're not in love with me anymore I wish that it would change, but it won't 'Cause you don't love me no more
They never laugh, not like before She takes the keys, he breaks the door She cannot stay here anymore He's not in love with her anymore
The bruises they will fade away You hit so hard with the things you say I will not stay to watch your hate as it grows You're not in love with someone else You don't even love yourself Still I wish you'd ask me not to go
Our luck is running out of time You're not in love with me anymore I wish that it would change, but it won't, if you don't Our luck is running out of time You're not in love with me anymore I wish that it would change, but it won't 'Cause you don't love me no more
He takes a drink, she goes inside He starts to scream, the vases fly He wishes that, she wouldn't cry He's not in love with her anymore
He makes demands, she draws the line He starts the fight, she starts the lie But what is true, when something dies He's not in love with her anymore
You're not in love with someone else You don't even love yourself Still I wish you'd ask me not to go
Our luck is running out of time You're not in love with me anymore I wish that it would change, but it won't, if you don't Our luck is running out of time You're not in love with me anymore I wish that it would change, but it won't 'Cause you don't love me no more
They never laugh, not like before She takes the keys, he breaks the door She cannot stay, here anymore He's not in love with her anymore
He takes a drink, she goes inside He starts to scream, the vases fly He wishes that, she wouldn't cry He's not in love with her anymore
He makes demands, she draws the line He starts the fight, she starts the lie But what is true when something dies He's not in love with her anymore
She's had enough, she says the end But she'll come back, she knows it then A chance to start it all again Till death do us part.
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Discografia
Autori: Madonna, Patrick Leonard Produttori: Madonna, Patrick Leonard Contenuta nell'album: "Like A Prayer" Etichetta: Sire / Warner Bros Pubblicazione: 1989 Durata: 5:16