A Singer Must Die

Today, It's A Wonderful Day

2007 (Grand Harmonium)
dream-pop

L’etichetta Grand Harmonium, dopo la pubblicazione dell’affascinante esordio di Steve Adey, propone ora un interessante duo francese, perseguendo una continuità stilistica da non sottovalutare.

Un altro progetto che denota cura e integrità artistica, un suono che, pur se asservito a composizioni pop, ha tutti i contorni dell’art-rock.
Philippe Le Guern, polistrumentista e arrangiatore, insieme a Calumn Malcom crea un corpo sonoro molto ricco per la voce di Manuel Ferrer, che graffia via la dolcezza delle composizioni con malinconia e fare stralunato, ricordando a volte i primi Smiths.

Brani molto elaborati, con arrangiamenti orchestrali molto asciutti e soluzioni acustiche di pregio, influenze diverse che vanno dal pop-rock inglese ai cantautori americani ("A Singer Must Die" è il titolo di un famoso brano di Leonard Cohen), il tutto impreziosito da riferimenti letterari e musicali ai poeti maledetti del post-punk, da Ian Curtis a Nick Cave.
Splendido il singolo “The Crash”, che ha anticipato l’album, grintoso e graffiante, con richiami anni'80,ma quello che rende tutto originale è la continua ricerca negli arrangiamenti, che diversifica i brani con soluzioni atonali, che coinvolgono anche un cantato capace di evocare stranamente Roger Chapman e Robert Smith in sequenza emotiva.
Piano in vibrante evidenza nelle ottime di “The Follow Land” e “Chasing After Loss”, mentre le chitarre sorreggono la malsana “Marlon R” con un'atmosfera tra cabaret e teatro alla Gavin Friday,la quasi folk “Easy-Paced Quarter” sembra invece uscire dal repertorio dei Current 93.

Brio e classe pervadono l’intero album, con composizioni ricche di spunti che coinvolgono vari aspetti sonori: dream-rock di elevata fattura in “The Pointsman”, pop-wave in “Croydon Road”, atmosfera da pub irlandese in “Desire”; poi arriva inaspettata la splendida "Inadequate", canto straziato su atmosfere folk e dark, con pochi suoni graffiati che costruiscono un tappeto sonoro quasi sinfonico, per poi svanire nel nulla.

Finale intenso (“In A Hovel”), affidato a una ballad piano e voce di rara bellezza, con un inserimento di oboe e trombone che rende magico il tutto.

Un disco pieno di affascinanti idee, che matura ad ogni ascolto per un gruppo che si aggiunge a gruppi come Divine Comedy e Blue Nile nella pattuglia degli esploratori dell’animo romantico del pop-rock. 

19/12/2007

Tracklist

  1. The Fallow Land
  2. Croydon Road
  3. The Pointsman
  4. The Crash
  5.  Chasing After Loss 
  6. Inadequate
  7. Marlon R
  8. Desire
  9. Easy-Paced Quarter
  10. In A Hovel

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