Exlovers

Moth

2012 (Young & Lost)
alt-pop, noise-pop

Non si fa peccato a pensar male apostrofando questo album come "effimero" - già gli Exlovers, nuova sensazione dell'indie-pop britannico, preferiscono presentarsi con questa etichetta, scegliendo una falena come mascotte. Dipende un po' da come si pensa alla musica, da che uso se ne fa, definire come effimera quella della band londinese: ad esempio, bisogna vedere quale peso si dà all'utilizzo di soluzioni - soprattutto sonore - inflazionate (dai Pains Of Being Pure At Heart, dai Wild Nothing, dai Veronica Falls; senza negarsi qualche velato riferimento shoegaze, tra le altre in "Unloveable") contro qualche melodia "carina" e uno spirito forse un po' più genuinamente indie-pop.

Le canzoni di "Moth" hanno come plus decisivo un tono ingenuo e malinconico, più che etereo e blando, aldilà delle composizioni che effettivamente ricordano molto le band già citate (da "Starlight Starlight" - che, mi dicono, essere inoltre plagio dei Fitness Forever - che ha il drive afoso e oblivious di "Summer Holiday", a "This Love Will Lead You On", che dei Pains ha invece il tiro; "Emily" ha quella progressione chitarristica che è tipica dei Veronica).
Qualcosa, però, della convinzione e della personalità della grande band la mostrano, ad esempio in "Moth-Eaten Memories", che mostra quella strana, incosciente e incosapevole "onestà", in una fusione espressiva tra i Teenage Fanclub di "Bandwagonesque" e del Gibbard più giovane e inesperto.

Sono però dettagli di un disco che si ferma a metà del guado, che servirà più che altro agli Exlovers a tastare il terreno, a fare un (bel) po' di live e - magari - a ripresentarsi con qualche ambizione in più.

20/06/2012

Tracklist

  1. Starlight Starlight
  2. This Love Will Lead You On
  3. Emily
  4. Just A Silhouette
  5. Blowing Kisses
  6. Unlovable
  7. I Wish We'd Never Met
  8. You Forget So Easily
  9. You're So Quiet
  10. The Ruins

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