Gli English Teacher si sono aggiudicati il Mercury Prize 2024, il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno da una giuria di qualità al miglior album pubblicato negli ultimi dodici mesi da musicisti britannici o irlandesi. La formazione di Leeds ha vinto grazie all’apprezzato disco d’esordio “This Could Be Texas”, prodotto da Marta Salogni e pubblicato lo scorso aprile, che è riuscito nella non facile impresa di battere due pezzi da novanta come Beth Gibbons (che aveva vinto il premio insieme ai Portishead nel 1995 per “Dummy”) e Charli XCX, la superfavorita della vigilia secondo i bookmakers. Gli English Teacher, così come le Last Dinner Party, erano invece considerati fra gli outsider di questa edizione, uno dei tre candidati di Leeds presenti nella shortlist di quest’anno, insieme a Nia Archives e Corinne Bailey Rae: era dall’affermazione degli Young Fathers nel 2014 che il premio non veniva assegnato a un progetto nato fuori Londra. Altra curiosità: ben otto degli album in shortlist quest’anno erano dei debutti, incluso il lavoro solista di Beth Gibbons.
Ecco i dodici album inseriti nella shortlist 2024:
Barry Can’t Swim, When Will We Land?
BERWYN, Who Am I
Beth Gibbons, Lives Outgrown
Cat Burns, early twenties
Charli XCX, Brat
CMAT, Crazymad, for Me
Corinne Bailey Rae, Black Rainbows
corto.alto, Bad with Names
English Teacher, This Could Be Texas
Ghetts, On Purpose, With Purpose
Nia Archives, Silence Is Loud
The Last Dinner Party, Prelude to Ecstasy
Ogni anno le candidature vengono avanzate dagli stessi artisti, motivo per il quale è impossibile determinare se gli assenti derivano da scelte della giuria che ha selezionato i dodici album in nomination, oppure dal disinteresse di alcuni musicisti a partecipare.
La giuria 2024 ha così commentato la propria scelta:
“E’ stato un anno davvero difficile per i giudici, dovendo scegliere fra dodici album che riflettono così tanto il nostro panorama musicale ricco e diversificato. Alla fine, però, siamo d’accordo sul fatto che “This Could Be Texas” si distingue per originalità e carattere. Un mix vincente di surrealismo e osservazione della società, indossando con leggerezza le sue innovazioni musicali, mostrando un approccio personale al tradizionale format da guitar band. Un album che rivela nuovi dettagli ad ogni ascolto; il segno di un classico del futuro.
Al vincitore del Mercury Prize va attualmente un assegno del valore di 25.000 sterline. La cerimonia si è tenuta presso gli Abbey Road Studios di Londra ed è stata trasmessa in diretta da BBC Four e Radio 6 Music. Lo show assume i contorni di un concerto durante il quale ogni artista nominato si esibisce dal vivo.
Lo scorso anno il Mercury Prize venne assegnato agli Ezra Collective per l'album “Where I’m Meant To Be”, la prima affermazione per un disco di area jazz da quando il premio venne istituito, nel 1992. Dall’inizio del decennio in corso il premio è andato anche a Little Simz (2022), Arlo Parks (2021) e Michael Kiwanuka (2020).
Nella oramai ultra trentennale storia del Mercury Prize, l’unica artista ad aver vinto per due volte finora è stata P.J. Harvey, nel 2001 e nel 2011. Gli artisti ad aver complessivamente ricevuto il maggior numero di nomination, ben cinque, sono i Radiohead (senza però mai riuscire ad aggiudicarsi la vittoria finale) e gli Arctic Monkeys (vincitori una volta). Seguono, con quattro nomination, P.J. Harvey (che, come dicevamo, ha trionfato in due occasioni), e Laura Marling.