Air - Pocket Symphony

2007 (Emi / Virgin)
electro-pop

Dopo tre anni di digiuno, Nicolas Godin e Jean-Benoît Dunckel presentano al mondo, oggi, il primo banchetto del loro secondo decennio di passione. Un concept-album sonoro, una "sinfonia tascabile" nata dalla frequentazione di mondi diversi: il Giappone e i compositori à la Glass. Vale a dire scale di pianoforte che rubano piccoli spazi, innestandosi sul taglio electro-pop, tipica e succulenta pietanza degli alchimisti francesi. Una scelta di vita presumibilmente dovuta al "pasticcio". Ricordate? Anno duemilauno: con il discusso "10,000 Hz Legend" veniva servito un ricco e variegato piatto a base di frullati di stili e crudité sonore. Un tentativo tanto ambizioso quanto complesso. Di sicuro: eccessivo.

Rischi del genere, da allora, gli Air non ne hanno voluti più correre; piuttosto hanno optato per qualche passo a lato, restando fedeli alla loro principale specialità: l'arte della melodia. "Pocket Symphony" si innesta in modo concettualmente perfetto nella loro storia. Sia formalmente, sviluppando uno spunto, quello di "Alone in Kyoto" (ultima traccia di "Talkie Walkie"), nel modo a loro più congeniale. Sia sostanzialmente, confermando a tutti i commensali di che pasta sono fatti gli Air: certosini cesellatori di delicatessen con condimenti a base di pop, artigiani elettronici dalle larghe vedute. Sfortunatamente, quello che manca a molti (troppi?) dei loro dischi, e che non ne permette la promozione e pieni voti, è il Sole dell’ispirazione, tramontato ormai dai tempi di "Moon Safari" (salvo comparsate per una manciata di singoli episodi: "Playground Love", "Venus", e qualche altra).

"Pocket Symphony", anche sotto questo punto di vista, non si sottrae alla norma. Vi convincerà se non siete d'accordo con me sulla sua valenza. In caso contrario lo guarderete con rispetto ed anche stima, assaggerete e gradirete pure, ma difficilmente perderete i sensi. Inutile dire che il boccone più delizioso è stato scelto proprio come singolo. Binari di piano e batteria elettronica fanno da sfondo a "Once Upon a Time", suadente impasto pop-soul sussurrato da voci trattate e arrangiato soavemente (con sofisticate spolverate di fiati e cristalli). Brano di classe e grande intimità, sulla scia dei secondi Röyksopp, che va ad accodarsi al repertorio migliore della band. In realtà, gli Air non si limitano a proporci canzoni classiche come questa.

Equamente battuta è un'altra strada: strumentali (o semi-strumentali) in progressione armonica o in reiterazione di paesaggi sonori. Portata principale a parte, però, niente induce a commettere peccati di gola: giusto qualcosina stuzzica lievemente. E' il caso di "One Hell of a Party", intensa emozione affidata alla voce di Jarvis Cocker: base sonora scheletrica (percussioni e qualche synth) ricoperta da un delicato rivestimento di strumentazione orientale. Ma è anche il caso di "Redhead Girl" e del suo caldo e soffice giro di piano, alternato ad eterei vocals. Spunti di livello possono assaporarsi poi in "Napalm Love" (la cui cottura è purtroppo inadeguata, e termina nelle braccia di un synth stridulo) e nelle carezze melodiose di "Somewhere Between Waking and Sleeping" (con la complicità di Neil Hannon). Ciò che resta è mestiere. Servito a volte con grande abilità, come in "Space Maker": bacchette, chitarre acustiche e synth a disegnare un paesaggio in evoluzione (forte testimonianza delle loro innegabili qualità di costruttori sonori). Altre volte meno, come quando si indugia nella banale soluzione melodica di "Photograph", sospesa senza grande equilibrio fra inquietudine e dolcezza. Una sola volta in modo atipico, quando, in "Mer du Japon", è preponderante la presenza di profumi Stereolab.

Riassumendo: disco gradevole e accattivante, dunque, questo "Pocket Symphony", ma, in fin dei conti, non particolarmente ricco di sostanza. Consigliato ai fan e ai golosi di dolcezze elettroniche in bilico fra squisite cremosità soul e morbide ricercatezze pop.

01/03/2007

Tracklist

  1. Space Maker
  2. Once Upon a Time
  3. One Hell of a Party
  4. Napalm Love
  5. Mayfair Song
  6. Left Bank
  7. Photograph
  8. Mer du Japon
  9. Lost Messages
  10. Somewhere Between Waking and Sleeping
  11. Redhead Girl
  12. Night Sight