Skinny Puppy

Mythmaker

2007 (Spv)
industrial
4.5

Secondo frutto della loro recente reunion, "Mythmaker" vede i leggendari canadesi pionieri della Ebm, del cyber-industrial e quant'altro alle prese con un nuovo polemico concept centrato stavolta sui temi del "Controllo", in primis quello mediatico. Purtroppo le incoraggianti premesse iniziali si perdono nella realtà e nella - latitante - sostanza di un album che non è molto più di una poco riuscita imitazione di ciò che furono gli Skinny Puppy prima del tragico scioglimento di metà anni Novanta.

Tre anni fa con "The Greater Wrong of the Right" il ghiaccio di questo doloroso silenzio durato 8 anni fu rotto, e quell'album li vide tornare in una forma molto diversa rispetto al passato, più accessibile e accattivante per una nuova generazione di potenziali seguaci. Non del tutto convincente, ma speranze per una possibile seconda giovinezza in quel disco c'erano eccome. Invece ecco Cevin Key e Nivek Ogre presentarsi oggi con questa loro nuova fatica nel vano tentativo di un ritorno alla loro formula classica, quella che li ha resi mitici, ovvero un sound elettronico caotico, maligno e opprimente, trafitto da campionamenti martellanti e aperto a incursioni in territori gotici e ambientali. Ma quel tempo sembra essere morto e sepolto. All'abilità tecnica e scenografica del duo infatti, "Mythmaker" non riesce a sposare l'aggressività apocalittica dei vecchi tempi, né riesce ad aggiungere novità significative e così si accontenta di sciorinare brutte copie, costruite con cura sì, ma sempre prive di reale mordente. E anche assai vecchiotte per quanto riguarda le soluzioni sonore, grave per una band che finora ha sempre fatto rima con originalità, innovazione, ricerca, audacia.

Fatta eccezione per la fascinosa "jaHer", c'è ben poco da segnalare in questo album. Nel migliore dei casi ci sono brani di appena gradevole intrattenimento come "daL" e soprattutto l'impeccabile "politikiL", nel peggiore ci sono brutture senza capo né coda quali "pasturN". Ma in tutti i casi a tarpare le ali all'album è un sound rimasto fermo, più che ai loro capolavori passati, a quanto band come Covenant o Chemlab facevano dieci e passa anni fa cercando di inseguire proprio loro, i geniali e terrorizzanti Skinny Puppy di pietre miliari come "Rabies" e "Too Dark Park", quando erano più di una band, erano il faro di tutta una cultura, non solo musicale.

Invece così ammorbito, stantio, riciclato, lo Skinny-sound del terzo millennio non fa che mettere a nudo una pesante mancanza di ispirazione. E fa rimpiangere addirittura il tutt'altro che riuscito dischetto di tre anni fa. Stanchi, svuotati e intorpiditi in un piatto mestiere gli Skinny Puppy di "Mythmaker" non lasciano traccia alcuna, se non un diffuso sentore di senile frustrazione.

05/02/2007

Tracklist

1. magnifishit
2. daL
3. haZe
4. pedafly
5. jaHer
6. politikiL
7. lestiduZ
8. pasturN
9. ambiantz
10. ugLi