Non si hanno ancora notizie del prossimo disco di Six Organs Of Admittance (al secolo Ben Chasny) e, se proprio non riuscite ad avere pazienza, da oggi potete ingannare il tempo con "RTZ".
Fatta eccezione per "Punish The Chasms With Wings" (brano camaleontico che testimonia la natura avventurosa dell'artista, qui alle prese con brume ambientali che fanno pensare a Paul Schütze e fughe lisergiche non prive di turbamento), tutto il materiale qui raccolto aveva già trovato in precedenza una collocazione su mini-cd, split e limitatissime autoproduzioni.
Registrati in casa con il solo ausilio di un quattro piste, i sette brani che costituiscono questo doppio cd (triplo nell'edizione vinilica) rappresentano una sorta di panoramica piuttosto esaustiva dell'universo sonoro del musicista californiano. Un profondo senso di religiosità universalistica, l'amore per le visioni sterminate dei maestri del fingerpicking, quelle derive elettrificate che testimoniano una sensibilità inquieta: un quadro, insomma, affascinante e intrigante.
Non una semplice operazione speculativa, insomma, e nemmeno un lavoro destinato ai soli aficionados, vista la portata di alcune composizioni. È il caso, ad esempio, della eccellente "You Can Always See The Sun", un continuum emozionale sospeso tra fascinazioni Takoma-style e arabeschi scoscesi su fondali plumbei, fino al finale, epico e torrenziale, in cui l'armonia tra forma e contenuto, pur vacillando, riesce a non dilapidare il fascino tutto cristallino di una visione assoluta.
La stessa "Redefinition Of Being" non disdegna il rischio dell'incerto: ritualismo orientaleggiante e frastagliati intarsi di corde si sovrappongono in un flusso di coscienza dai connotati sciamanici. Sullo stesso livello, "Creation Aspect Earth" e "Creation Aspect Fire", composizioni magicamente evocative, capaci di lasciar aleggiare, tutt'intorno, spettri Charalambides (gli sconfinamenti metafisici della sei corde) e maree Hash Jar Tempo (le discese droniche verso il centro del cosmo più buio...).
Non sarà forse un lavoro fondamentale, ma è un ascolto di sicuro impatto emotivo.
10/01/2009