Matmos & So Percussion

Treasure State

2010 (Cantaloupermusic)
elettronica

Molti sono gli aggettivi che potremmo sprecare per descrivere l'estetica sonora del duo americano dei Matmos. Da capopopolo della scuola glitch, sperimentatori, sound designer e quant'altro, i Matmos si sono elevati sopra le migliaia di mezzi progetti afferenti al linguaggio elettronico.

Dopo "Supreme Baloon", la cui riuscita era inficiata da un'eccessiva non-linearità che comprometteva il risultato, "Treasure State" è qui a testimoniarci i respiri di una creatura più viva che mai. Dal bellissimo - e assai sottovalutato - "The Rose Has Teeth In The Mounth Of A Beast", le cose sono cambiate. In primis perché qui Drew Daniel e Martin Schmidt si fanno accompagnare da un gruppo di percussionisti - i So Percussion appunto - e in seconda battuta perché "Treasure State" è sicuramente un album che, anziché ripercorrere i tratti di un'elettronica spigolosa, distende le sue ampie falcate giocando in punta di piedi.

Seguendo l'impronta delle prime opere, ma prestando ben attenzione nel non ripetersi, i Matmos costruiscono un disco come forse mai avevano fatto prima. "Tresaure State" è un lavoro minuzioso, che snoda la sua cinquantina di minuti in otto brani sempre ben calibrati e a fuoco. Giocando fra glitch in sospensione e mai fastidiosi, trombe che si inseriscono senza mai strafare, jazz subacqueo e tribalismi solamente accennati, i Matmos tornano grandi.
La deliziosa overture "Treasure" allarga le sue ali tra tintinnii ed un afflato marcatamente Mùm. Nei giochi acquatici di "Water" dai quali si libra un'ammaliante tromba in solitaria, nei finti e cupi puntelli di "Needles", nell'avanzare marcio e delirante della splendida "Cross", si intravedono lampi di classe purissima. E nonostante la seconda metà sia sicuramente meno incisiva, nel complesso l'operazione non può che essere promossa a pieni voti.

Grazie al prezioso innesto dell'ensemble percussivo e al recupero di alcune felici soluzioni del passato, il duo di San Francisco coniuga ricerca e leggerezza in un lavoro che stupisce.

18/07/2010

Tracklist

  1. Treasure
  2. Water
  3. Needles
  4. Cross
  5. Shard
  6. Swamp
  7. Aluminum
  8. Flame

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