Abyssal

Denouement

2012 (Autoprodotto)
post-death-metal, atmospheric death-metal

Immaginate un mix di Portal e Deathspell Omega: ecco, più o meno così suonano gli Abyssal, formazione inglese che, ancora senza l'appoggio di una casa discografica, rilascia questo "Denouement" attraverso la propria pagina Bandcamp.

Un grande lavoro di texture e una passione per un continuum dissonante e multiforme caratterizza queste sei tracce, a cominciare da "The Moss Upon Our Ruins", un brano perfetto per illustrare la loro poetica fatta di putride oasi cadenzate e repentine fughe cibernetiche. La formazione inglese costruisce narrazioni tortuose e plumbee, supportata da un growl cavernoso (tenuto più basso nel mix, ad enfatizzarne l'appeal demoniaco), da chitarre divise tra tremolo black-metal e scudisciate death e un batterismo in bilico tra blast-beat vertiginosi e architetture febbrili.

Al pari di tante altre formazioni di questi anni, qui la tecnica è usata per imbastire strutture dense e malsane, per cui non mancano accenti doom e dilatazioni ambientali, per quanto mai distaccati dal blocco sonoro principale. Nell'atmosfera da tragedia imminente che si respira in tutto il disco si nascondono, comunque, barlumi di melodia, panoramiche cinematiche, inserti orrorifici e paludi radioattive. Cercate tutto questo soprattutto nelle ultime due tracce, quelle che durano più di dieci minuti ("When Paradigms Supplant Gods" e "Swansong Of A Dying Race"), in cui sembra di ascoltare i Cianide che ripassano i Mitochondrion di "Pestilentiam Intus Vocamus, Voluntatem Absolvimus".
Ci siamo capiti...

13/06/2012

Tracklist

  1. The Moss Upon Our Ruins
  2. Celestial Dictatorship
  3. Deus Vult
  4. Detritivore
  5. When Paradigms Supplant Gods
  6. Swansong Of A Dying Race

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