Spesso ci si perde nel ricercare all'estero band che sappiano emozionare e avvolgere con atmosfere shoegaze romantiche ed effettate, dando per escluso che in Italia non possa esserci nulla di valido in tal senso. Ma con buona pace degli esterofili e di chi pensa che dalle nostre parti non ci sia altro che hip-hop, Sanremo e il reggae, ecco un'altra buona produzione che è poi conferma.
Infatti gli abruzzesi Marigold pubblicarono nel 2009 un prezioso album intitolato "Tajga", episodio di effettato post punk psichedelico che ora torna in circolazione in formato fisico con l'aggiunta del nuovo Ep "Let The Sun". Questo nuovo titolo si compone di quattro tracce, ossia un inedito e tre brani del vecchio repertorio riproposti live.
La title track è un'avvolgente e sospirata ballata molto intensa con la partecipazione della voce femminile di Alessandra Gismondi ((P)itch, Schonwald) che interagisce nel riornello con quella di Marco Campitelli, attivo anche come chitarrista della band. E proprio lui disegna linee melodiche con la sua sei corde citando certe atmosfere alla Kevin Shields che alla Robert Smith periodo "Disintegration". Veramente una canzone toccante, da brividi.
A seguire, i Marigold dimostrano quanto possa essere suggestivo anche un loro set, avvolto come in una nube sonora fatta di atmosfere nebbiose e decadenti, quasi si fosse nella fase di passaggio tra l'autunno e l'inverno, mentre si cammina in un fitto bosco con tante foglie che cadono dagli alberi e altre che vengono calpestate nel terreno. Anche in questo caso l'alone carismatico di Robert Smith fa capolino, soprattutto nell'impostazione canora mentre le musiche divengono ancor più rarefatte fino ad esplodere in sferzanti riff di flanger, chorus e distorsori. "Degrees", "Exemple De Violence", "Erotomania" sono i tre brani scelti da una performance a Teramo nel luglio 2011, e chi c'era di sicuro avrà goduto di un bellissimo spettacolo.
Anche in questo lavoro c'è il supporto a livello di produzione di Amaury Cambuzat degli Ulan Bator, un artista che sa ben equilibrare il suono rendendolo scuro e profondo quanto vibrante e fisico. "Let The Sun" apre proprio nuovi spiragli di luce sul futuro del gruppo che, ci si augura, possa presto tornare con un nuovo album.
21/05/2012