Dirtbombs

Ooey Gooey Chewy Ka-Blooey!

2013 (In The Red)
bubblegum, garage-psych

Dopo l’esaltante stagione garage vissuta alla guida dei Gories, dopo le esplorazioni che negli anni lo hanno spinto a cimentarsi con il soul psichedelico (il gioiello “Ultraglide in Black”), con il glam (“Dangerous Magical Noise”), con il revival rumorista (“We Have You surrounded”) e la techno di Detroit adeguatamente rivisitata (“Party Store”), Mick Collins orienta ora il suo maniacale eclettismo verso il bubblegum demenziale tra ’60 e ’70, quello di fortunate serie televisive (e relative band di fantasia) quali Josie e le Pussycats, Lancillotto 008 & The Evolution Revolution e, soprattutto, Lo Show dei Banana Splits, di cui questo nuovo Dirtbombs replica fedelmente le innocenti atmosfere ludiche e la colorata verve floreale, scaricando sull’ascoltatore un profluvio di coretti, testi zuccherosi e richiami alla spensieratezza. L’interpretazione mimetica del monumentale frontman afroamericano si rivela grandiosa sin dall’ammiccante apertura di “Sugar on Top”, che è abbastanza chiaramente il manifesto programmatico dell’album e scivola via con la sua gioiosa futilità, in una cornice morbida e filologicamente impeccabile che vede i fuzz e le due batterie della casa soggiogati ad una disciplina persino drastica.

“Ooey Gooey Chewy Ka-Blooey!” è un disco di motivetti iper-catchy davvero ben congegnati, la cui propensione al sing-along prevale su tutto, parodia e romanticismo infantile compresi. L’assenza di repentine variazioni sul tema, a livello di scrittura come di arrangiamenti, ne fa un lavoro particolarmente coeso nel quale non mancano comunque le sorprese. “Jump and Shout” avvicina per esempio il gospel yeh-yeh dei Chain & The Gang, ma con sollecitazioni più epidermiche (si veda l’assolo della Squier Stratocaster di Mick) e un clima meno vizioso. Il ricorso a un analogo modernariato musicale presenta comunque diversi validi punti di contatto tra le due compagini, oltre al dettaglio non secondario che siano entrambe guidate da autentici mattatori. Se lo Svenonius tarantiniano degli ultimi anni torna poi a far capolino in “Hey! Cookie”, ennesimo pezzo d’atmosfera da fanatici sciroccati della citazione, “The Girl on the Carousel” segna una decisa svolta verso un folk-pop westcoastiano (ingentilito da un oboe!) che fa tanto tardi sixties, mentre riesce ben più pimpante (ma anche scolastica) “Hot Sour Salty Sweet”, con le sue fragranze funky-soul, un organetto delizioso e relativo corollario di muffa vintage.

Collins tiene in serbo per gli atti conclusivi un paio di numeri pirotecnici. Prima “No More Rainy Days/Sun Sound Interlude”, a tutti gli effetti un gorgogliante divertissement nel divertissement, in cui la perfetta aderenza a un’estetica e a un’epoca lascia realmente impressionati (prezioso quel tocco di psichedelia avvizzita). Quindi il superlativo finale di “We Come in the Sunshine”, con i sassofoni a innervare una (sublime) ripresa dei Beach Boys di “Good Vibration” (Brian Wilson viene anche citato nei ringraziamenti), superati poi con la propria scherzosa indole e un tono da battaglia che trasfigura il sunshine-pop – nomen omen – del modello.
A volerla proprio cercare, l’unica pecca evidente di un album godibile e molto ben scritto risiede nel suo stesso eccessivo controllo, un limite all’esplosività delle canzoni che tende a privilegiarne la giustezza espressiva di fatto disinnescandole, riducendole a una bella galleria di diapositive invecchiate, tra colori acidi e troppa polvere. Come già per diversi dei precedenti lavori del gruppo, si tratta pur sempre di un lodevole esperimento, in fondo fine a se stesso: riuscitissimo da un punto di vista squisitamente formale, ma un tantino algido.

Al di là della superba ricostruzione stilistica, c’è meno propellente di quanto sarebbe necessario e manca una rilettura davvero personale di un mondo sonoro considerato irrilevante per quasi quarant’anni ma evidentemente amatissimo da Mick e dai suoi.
Il camaleontismo di Collins il fuoriclasse stavolta si è spinto forse troppo in là.

11/09/2013

Tracklist

  1. Sugar on Top
  2. Crazy For You
  3. It's Gonna Be Alright
  4. Hot Sour Salty Sweet
  5. Jump And Shout
  6. The Girl on the Carousel
  7. Hey! Cookie
  8. Sunshine Girl
  9. No More Rainy Days / Sun Sound Interlude
  10. We Come in the Sunshine


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