Wolf Eyes

No Answer: Lower Floors

2013 (De Stijl Records)
industrial-noise, post-wave noise

Sembravano scomparsi e invece rieccoli ancora qui tra noi. Lontani dalle efferatezze del passato, forti di un approccio più “ragionato”, probabilmente più maturo, i Wolf Eyes non assaltano più le  orecchie con monoliti o colate malefiche di rumore, ma accerchiano lentamente l’anima con rituali in cui la follia e il desiderio di trascendenza si trasformano in simboli sonori che scolpiscono ossessioni, mentre un tamburo segna il passo o i synth sbavano sangue.

Le strutture si sono fatte più scheletriche, l’architettura dei brani più rarefatta, mentre l’equilibrio tra pieni e vuoti è ormai votato alla ricerca di una resa espressionistica della materia sonora, come dimostra in maniera eclatante la lunga “Confession of the Informer”, un piano sequenza sul disfacimento interiore. Questi Wolf Eyes (nelle cui fila, nel frattempo, è arrivato anche James Baljo alla chitarra, vista la dipartita definitiva di Mike Connelly, ormai votato alla causa Hair Police) conservano, comunque, il gusto per la sperimentazione pura e semplice (i balbettii digitalizzati di "No Answer" sono piuttosto eccentrici per i loro standard).

Muovendosi sostanzialmente in un territorio post-wave, in cui ricadono anche l’incubo crepuscolare di “Chattering Lead” e la stessa sirena assordante di "Warning Sign", gli “occhi del lupo” non sono più penetranti come una volta, ma, quantomeno, sembrano non volersi abbandonare, senza protezione, al buio più pesto.

26/05/2013

Tracklist

  1. Choking Flies
  2. Born Liar
  3. No Answer
  4. Chattering Lead
  5. Confession of the Informer
  6. Warning Sign

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