I don’t know why my eyes are blue
I only know they’re following you
Era più o meno l’inizio della primavera, un paio di anni fa, quando usciva un disco molto vicino a questo per tono e impressioni suscitate: “Electric Cables” del progetto Lightships, capitanato da Gerard Love dei Teenage Fanclub. La magia impalpabile, la tenerezza di mezz’età (cioè a metà tra mai sopito desiderio e un più pacato e platonico bisogno di compagnia) di quel disco sembrava mai più replicabile.
Poi arriva la voce stranita e innamorata di Dean Wareham, adagiata sui cori e sui riff minuti e solleticanti di “My Eyes Are Blue”, e si capisce che quella ispirazione generosamente svagata ha colpito anche l’alieno venuto dalla galassia 500.
La carriera solista vera e propria di Dean - mai finita a dire il vero anche dopo lo scioglimento dei Galaxie 500 – sembra essere iniziata col botto, dopo l’Ep (in realtà più corto di questo esordio di solo un paio di tracce, di cui una presa in prestito dall’amico Michael Holland dei Jennyanykind) di dicembre. Alla produzione qui Jim James dei My Morning Jacket sostituisce Jason Quever dei Papercuts, e sceglie per questo Lp omonimo un aspetto decisamente più convenzionale (ma anche generalmente più fedele alla personalità artistica del suo autore), levigando ogni asperità dopo l’ammiccamento al dream-pop indipendente di “Emancipated Hearts”.
La vena cantautorale e psichedelica di Wareham esce così prepotente, con la ballata in minore alla Neil Young di “Love Is Not A Roof Against The Rain” ad anticipare la solitudine Reed-iana di “Holding Pattern”, con una coda chitarristica che non avrebbe sfigurato nell’esordio dei suoi Galaxie, venticinque anni fa.
Ed è come se George Harrison facesse una cover di Bob Dylan in “Beat The Devil”, raro omaggio “politico” all’opinionista e attivista di Amnesty David Cockburn, il cui padre scrisse appunto la sceneggiatura del film di John Huston “Beat The Devil”.
Cinematografica è infine la chiusura di flebili impressioni metropolitane, notturne, di “Happy And Free”: Dean si allontana in taxi su un ponte illuminato, ma sul comodino ci ha lasciato uno dei dischi del cuore di quest’anno.
01/03/2014