Marlene Kuntz

Pansonica

2014 (Columbia)
alt-rock

Ebbene sì, “Catartica” quest’anno ha tagliato il traguardo dei vent’anni di vita, un anniversario che sulle pagine di OndaRock abbiamo recentemente festeggiato assegnando il flag di "pietra miliare italiana" all’esordio discografico dei Marlene Kuntz. “Catartica” costituì uno degli snodi cruciali di tutto il movimento alt-rock italiano anni 90 e tuttora continua a splendere di luce propria grazie alla presenza di brani che hanno fatto storia, quali “Nuotando nell’aria”, “Lieve” e “Festa mesta”.
La band di Cuneo (giunta al venticinquennale di attività, i primi passi furono percorsi nell’autunno del 1989) ha deciso di omaggiare il proprio lavoro più amato, quello che immediatamente la consacrò come stella di prima grandezza del circuito indipendente nazionale, con un tour celebrativo e l’emissione di un mini-album molto atteso, che vede ritornare Marlene verso le gesta di un tempo.

“Pansonica” è sin dal titolo il sentito riconoscimento a una delle canzoni più rappresentative di quella mirabile collezione (e di un’intera epoca musicale), quella “Sonica” che fu una vera e propria dichiarazione d’intenti, forte del ruolo simbolico derivante dalla suggestione evocata da una parola in grado di richiamare in maniera inconfondibile l’immaginario noise-rock di derivazione americana.
“Pansonica” è un disco composto da sette tracce, concepite nel periodo a cavallo fra il 1990 e “Il Vile” ma sinora inedite, eccezion fatta per “Donna L” che in una devastante versione live venne inclusa nell’Ep “Come di sdegno”. Quei brani risalgono al periodo musicalmente più urticante della formazione piemontese, alcuni persino quando ancora vi gravitava Alex Astegiano, tuttora al seguito del gruppo in vesti extra-musicali (fra le altre cose, ha curato l'immagine di copertina).

“Pansonica” quindi non è stato concepito per essere un freddo contenitore di B-side, rarità assortite e rimanenze di magazzino, bensì come un regalo creativo che Marlene ha voluto fare ai propri fan: quelle canzoni sono state riregistrate, ripensate e spedite nella contemporaneità, conservandone intatto lo spirito dell’epoca. Persino i testi sono rimasti inalterati, tranne due o tre parole nelle quali Cristiano Godano non si identificava più.
Il risultato finale è una raccolta che riporta chiaramente al sound dei primi anni 90, fatto di chitarre appuntite, sonorità graffianti, accordature non convenzionali, geometrie irregolari, slogan vomitati con rabbia sull’ascoltatore, insomma tutti gli ingredienti che hanno reso Marlene una creatura così tanto amata, da molti eretta a simbolo di una generazione.

In “Pansonica” ci sono solo pezzi provenienti dallo stesso periodo compositivo di “Catartica” e “Il Vile”, alcuni di loro potrebbero essere noti a chi segue la band dagli esordi, in quanto venivano eseguiti dal vivo e circolarono in rete grazie alle registrazioni pirata di alcuni live dell’epoca.
Quindi potrebbe esservi già capitato di imbattervi in “Capello lungo” o “Sotto la luna” (scelta per promuovere il disco sul circuito radiofonico), allora frettolosamente intitolata “Subitaneo”, composta durante le sessioni de “Il Vile”, e portata dietro fino a “Che cosa vedi”, senza mai riuscire a entrare in nessuna scaletta definitiva per motivi stilistici.

“Pansonica” ci torna a far respirare a pieni polmoni la stimolante atmosfera dei primi anni 90, proponendo quel perfetto mix di abrasività e melodia che da sempre costituisce il gradevole trademark di Cristiano Godano a compagnia.
Tutti coloro che hanno amato follemente i primi Marlene Kuntz troveranno qui il materiale più appropriato per far battere di nuovo i propri cuori. Per tutti gli altri potrebbe essere la giusta opportunità per una piacevole (ri)scoperta.

18/09/2014

Tracklist

  1. Sig. Niente
  2. Parti
  3. Sotto la luna
  4. Ruggine
  5. Donna L
  6. Oblio
  7. Capello lungo

Marlene Kuntz sul web

Le classifiche degli artisti
speciali

Le classifiche degli artisti - Italia 2018: la lista di Cristiano Godano

I dischi del 2018 che sono piaciuti di più ai nostri artisti preferiti: per la Sezione Italia ecco le scelte del cantante e chitarrista dei Marlene Kuntz, band simbolo della scena alt-rock italiana...

Classifiche degli artisti
speciali

Classifiche degli artisti - 2019: i dischi preferiti di Cristiano Godano

Anche quest'anno il cantante e chitarrista dei Marlene Kuntz ci parla dei dischi che ha ascoltato di più fra quelli pubblicati nel corso dell'anno appena concluso

Marlene Kuntz
livereport

Marlene Kuntz - Live a Roma

Cristiano Godano
livereport

Cristiano Godano - Dal vivo @ Ithaca Club - Frosinone

Il leader dei Marlene Kuntz si immerge nell'atmosfera raccolta di un piccolo club di provincia

Marlene Kuntz
livereport

Marlene Kuntz - Catartica Tour 2014

Abbiamo seguito due serate del tour che celebra i vent'anni di uno dei dischi fondamentali del rock alternativo italiano

Marlene Kuntz + Mvula Sungani Company
livereport

Marlene Kuntz + Mvula Sungani Company - Il vestito di Marlene

Perfetta fusione di musica rock e danza nel nuovo spettacolo teatrale della band piemontese

Marlene Kuntz
livereport

Marlene Kuntz - Il Vile Tour

Abbiamo seguito la tappa romana del tour celebrativo dedicato al ventennale de "Il Vile"

Marlene Kuntz - Il Castello di Vogelod
livereport

Marlene Kuntz - Il Castello di Vogelod - Il Castello di Vogelod

Sei serate dedicate alla sonorizzazione del capolavoro di Murnau, con Claudio Santamaria attore aggiunto sul palco

Marlene Kuntz
livereport

Marlene Kuntz - 30 : 20 : 10 Mk2 Tour

Una festa per celebrare 20 anni di "Ho ucciso paranoia" e 30 anni di vita della band

Barezzi Festival 2020
livereport

Barezzi Festival 2020 - Emozioni in streaming dal Teatro Regio di Parma

Marlene Kuntz, Vinicio Capossela, Brunori, Pop X e Post Nebbia fra i protagonisti di questa edizione

Marlene Kuntz
livereport

Marlene Kuntz - Il ritorno nei live club

E' partito il 16 ottobre dal Monk di Roma il tour indoor a supporto del nuovo album "Karma Clima"

Marlene Kuntz
livereport

Marlene Kuntz - Trent'anni di Catartica

Tappa nella Capitale per il tour che celebra il trentesimo compleanno del primo album della band piemontese