Woods

Puntuali come ogni nuova primavera, anche quest'anno i Woods imbracciano le loro chitarre e si piazzano placidi intorno all’ennesimo falò nel bosco ricamando i soliti delicati e agrodolci bozzetti acid-folk. “With Light And With Love”, ottavo album della band di Brooklyn, vede proseguire la tendenza alla normalizzazione sonora introdotta con decisione negli ultimi due lavori rispetto alle sporcizie e alle divagazioni freak degli esordi, temporalmente parlando neanche troppo lontani.
Si parla di normalizzazione, non certo di appiattimento: rimangono infatti perfettamente percettibili i fantasmi e le reminescenze delle primordiali sperimentazioni psych e lo-fi che hanno da sempre differenziato l’approccio musicale di Jeremy Earl e soci dalla linearità di band come Fleet Foxes e Dodos. Riprendere in mano il loro obliquo capolavoro wilsoniano “At Echo Lake” può aiutare a farsi un’idea più chiara di questo “mutamento silenzioso” tutt’ora in atto.

E così non passa inosservata la dolce slide guitar che fa capolino nella rurale e bucolica “Shepherd” e nella nostalgica “Full Moon”, mentre “New Light” e soprattutto la byrdsiana “Moving To The Left” certificano una doppietta di livello assoluto da ascoltare e riascoltare in loop continuo, riconsegnando una band capace di firmare bozzetti sonori di una delicatezza e limpidezza davvero unica. “Only The Lonely” e la chiusura affidata alla rarefatta e allucinata “Feather Man” affondano le loro radici nel folk melodico tipicamente sixties, confermandosi i pezzi più “da Woods” del lotto.
In mezzo a questi quadretti solari e spensierati si staglia lo sforzo affettuosamente debole della title track; nove minuti in cui la band applica con diligenza alcune idee prog abbastanza standardizzate, con assoli di chitarra nervosi e tentacolari ed effetti sonori alienanti sciolti in una seconda parte insolitamente dark, in cui un paragone con gli ultimi Flaming Lips non risulta certo azzardato.

E’ decisamente difficile spiegare il motivo per cui una band come i Woods sia rimasta così ostinatamente ancorata al sottobosco indipendente, tenendosi quasi per scelta lontana dall’universo mainstream nonostante una proposta musicale certamente in linea con le solide basi della popular music di questi tempi.
Dopo sette album in sette anni, ci sentiamo di affermare che questo “With Light And With Love” non sposterà più di tanto gli equilibri: una musica in perfetto equilibrio tra rilassati refoli folk-pop e dolcissime marmellate psichedeliche. Per chi già apprezzava la creatura di Earl e soci, andrà più che bene così.

16/04/2014