The Amazing

Picture You

2015 (Partisan Records)
psych-pop, shoegaze, prog-rock
7.5

Si immagini questo particolare staff scandinavo: due artisti provenienti da due band diverse si incontrano, ciascuno con il suo personale background musicale. Chiamano un po’ di baldi musici al loro servizio e formano un collettivo dal nome a dir poco impegnativo: The Amazing.
Dopo l’apprezzabile “Gentle Stream” arriva così “Picture You”, l’ultimissima ricetta del quintetto svedese dove nei suoi brani scoviamo facilmente le tracce della loro genesi: un incontro tra molteplici flussi di passato e presente dove nessuno prevarica sull'altro, in un'armonia a lunghi tratti - ci venga concessa la battuta facile - amazing.

Abbiamo di fronte in effetti un bel minestrone di esperienze: su una base che va da suono acido tipico di un certo psych-pop anni 80 ai graffi elettrici dell’hard-rock settantiano, aggiungiamo echi di shoegaze misti a strutture e attitudine sottilmente progressive, il tutto condito da aggraziate ritmiche jazz-rock. Per dare un po’ di varietà alla formula (visto che vogliamo esagerare), aggiungiamo qualche momento folk/cantautoriale, così ci rendiamo meglio conto della duttilità del flemmatico vocalist Christoffer Gunrup. Eppure proprio quest’ultimo, uno dei due sopracitati fondatori, nonché ex-membro dei Granada, non vuol proprio sentir parlare di psichedelia: “Odio questa parola, non ho legami con la musica psichedelica né con il rock progressive. A Reine piace questa roba prog ed è molto bravo con i suoni, quindi l’eventuale colpevole è lui!”. Che ci sia lo zampino di Reine Fiske, l’altro regista in questione, è in effetti palese perché il rock psichedelico dei suoi Dungen si sente eccome in “Picture You”. Ad ogni modo, tale retaggio viene stemperato - e decisamente svecchiato - verso un prodotto che vuole rimanere relativamente easy, ma sempre con spessore e complessità strutturale apprezzabili.

Se proprio si vuol giocare ai nomi, eccone alcuni individuabili in “Picture You”: The Church e Tame Impala saltano all’orecchio subito, così come i Pink Floyd della prima ora. Ma non mancano pure alcune soprese come i Cure di “Disintegration” in “Broken” e un bizzarro mix tra Radiohead e Jimi Hendrix in “Fryshusfunk”. Con buona pace di Gunrup che vorrebbe negare l’evidenza.
Ciò che lascia stupefatti di “Picture You” è la capacità di fondere tutte le influenze sopracitate con pochissime forzature, mescolando soluzioni multicolori in un suono personale e difficilmente catalogabile in un blando revival. Il risultato è un flusso ricco ed eclettico, ma mai arrogante o pacchiano, anche quando gli svedesi osano facendo sfociare il groove etereo di “Safe Island” in una stridula festa di sintetizzatori (come trattenere i brividi nelle orchestrazioni finali?) o afferrando a tradimento l'ascoltatore nel finale di “Fryshusfunk”, sbatacchiandolo lungo un vertiginoso saliscendi hard-rock.

Insomma, un disco che procede fluido all’ascolto e libero da inutili ostentazioni, questo anche grazie a una vena melodica marcata e protagonista, particolarmente evidente nell’ariosa “Circles”, così come nelle ammalianti cantate “Tell Them You Can’t Leave” e “The Headless Boy”.
Qualche sbavatura non manca, segno di una maturazione che deve ancora raggiungere il suo apice: la ballad lisergica “Captured Light” tira per le lunghe una melodia rarefatta che può portare a tedio, mentre le fughe strumentali della title track e di “Circles” sembrano in verità un po’ appiccicate, diluendo piuttosto che rinforzando le rispettive composizioni e perdendo in naturalezza.
Ma ascoltando la struggente “Winter Dress”, forse il miglior brano del lotto dove il timbro tremolante di Gunrup è cullato da deliziosi interventi in slide guitar, non possiamo non finire l’ascolto con un placido sorriso in volto. E un bel po’ di aspettative per l’erede di questo convincente lavoro.

02/04/2015

Tracklist

  1. Broken
  2. Picture You
  3. Circles
  4. Safe Island
  5. To Keep It Going
  6. Fryshusfunk
  7. Tell Them You Can’t Leave
  8. The Headless Boy
  9. Captured Light
  10. Winter Dress


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