The Burning Hell

Live Animals

2015 (self released)
alt-folk-rock, songwriter

Prima di tutto, le presentazioni. “My name is Mathias”, intona Mathias Kom affacciandosi sul palco, e con il talento del bozzettista nato gli bastano un paio di versi per tratteggiare subito il suo autoritratto: “I’ve got a big bushy beard and kissable lips/ I carry all my fat in my ass and my hips, the rest of me is skinny as a stick”. Solo allora entrano in scena chitarra, clarinetto, basso e batteria. Ovvero, la brigata dei Burning Hell al completo.
Per chi ancora non li conoscesse, questo live autoprodotto è il bigino perfetto per introdursi alle gesta del collettivo canadese. Per tutti gli altri, è l’occasione di toccare con mano la contagiosa energia del repertorio di Kom e soci dal vivo. In ogni caso, “Live Animals” è un irresistibile saggio di folk-cabaret, un po’ Decemberists e un po’ Herman Düne, capace di mescolare ironia e amarezza con un gusto inconfondibile per la teatralità.

Come prevedibile, la parte del leone la fanno i brani dell’ultimo “People”, a partire da una briosa “Holidaymakers” che mette subito in evidenza la chitarra elettrica di Darren Browne. “Realists” si fa strada a passo di reggae, per poi sfociare direttamente nella filastrocca a rotta di collo di “Pirates”, mentre lo sferragliante rock di “Amateur Rappers” va a fondersi con la b-side “Professional Rappers”, in quello che Kom presenta sornione come il suo personale tributo alla “hip-hop culture”.
Tocca ai brani più vecchi, ripescati per l’occasione da “Tick Tock” e “Happy Birthday”, esaltare invece i chiaroscuri. “Everybody Needs A Body (To Be Somebody)” va a sciogliere in una ballata corale l’autoironico racconto delle miserie della vita da songwriter: “Living out of a van isn’t as romantic as it’s made out to be/ Especially when the only one in the van is me”. L’anti-canzone d’amore “It Happens In Florida” coinvolge il pubblico in un cullante sing-along, così come la parodia complottista di “Everything You Believe Is A Lie”, su cui Kom sfodera un morbido accompagnamento di bass harmonica.

È il sorriso, però, il comune denominatore dei brani di “Live Animals”, come quando i Burning Hell introducono “I Love The Things That People Make” (in una versione più che mai ricca di sfumature) facendo il verso nientemeno che ai Backstreet Boys, oppure quando trasformano “The Things That People Make, Part 2” in uno spumeggiante “dudet” (“a duet between two dudes”) tra Kom e il bassista Nick Ferrio.
Con l’acquisto del disco, alla tracklist si aggiunge in regalo un trittico di bonus track, di cui almeno una davvero imprescindibile: l’educazione sentimentale di un ragazzo degli anni Ottanta raccontata in “Nostalgia”, uno dei brani chiave di “Flux Capacitor”. Dallo stesso album – serio contendente alla palma di capitolo più brillante della discografia dei canadesi – viene anche “Kings Of The Animal Kingdom”, a cui il clarinetto di Ariel Sharratt conferisce una delicata aria cameristica.

Se la prima parte del disco è tratta da due concerti del 2014 in Gran Bretagna e Germania, il finale è riservato a un’esibizione molto particolare: quella in occasione del matrimonio di due amici berlinesi, in cui confidenza e (probabile) tasso alcolico contribuiscono a una resa ancor più spavalda dei brani.
Ospiti speciali si uniscono al gruppo, da Heiko Gabriel degli Horror Me, che prende il microfono per cantare la sua “Barcade Song”, fino a Stanley Brinks (aka André Herman Düne), che accompagna al sax il ritmo incalzante di “Dance Dance Dance”, invitando tutti a unirsi alla danza finale. Del resto, non è forse proprio una danza a chiudere anche l’autobiografia in versi di “My Name Is Mathias”? Nel suo carpe diem agrodolce, in fondo, c'è tutto lo spirito dei Burning Hell: “One day I might get hit by a bus or get cancer, but right now all I am is a fabulous dancer/ So dance with me baby, put your hands on my hips, kiss my aforementioned kissable lips/ Wherever we are, baby, that’s where we’re at”.

19/07/2015

Tracklist

  1. My Name Is Mathias
  2. Holidaymakers
  3. Everybody Needs A Body (To Be Somebody)
  4. Kings Of The Animal Kingdom
  5. The Things That People Make, Part 2
  6. Everything You Believe Is A Lie
  7. Realists/Pirates
  8. I Love The Things That People Make
  9. Professional/Amateur Rappers
  10. It Happens In Florida
  11. Wallflowers
  12. Schoolyard Scrappers
  13. Barcade Song
  14. Dance Dance Dance


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