The Burning Hell

Flux Capacitor

2011 ((weewerk))
songwriter, melodramatic folk

5 novembre 1955. Fu il giorno in cui inventai il viaggio nel tempo. Me lo ricordo benissimo: stavo in piedi sul water attaccando un orologio, la porcellana era bagnata, sono scivolato e ho battuto la testa sul lavandino. Quando ho ripreso i sensi ho avuto una rivelazione, una visione, un'immagine scolpita nella mente...Un'immagine di questo - questo rende possibile viaggiare nel tempo: il flusso canalizzatore. Mi ci sono voluti quasi trent'anni e tutto il mio patrimonio per realizzare la visione di quel giorno. Mio dio, quanto tempo è passato...
(da: Ritorno al Futuro)

Prima o poi, nel corso dell'esistenza, capita a tutti di trovarsi a fare una serie di considerazioni sulla caducità della vita. Riflessioni del genere spesso si affollano nella mente quando ci si trova davanti a una torta, un po' perplessi ma necessariamente sorridenti (per via della consueta foto ricordo), in attesa di cancellare con un soffio il brillio di quella malefica candelina in più.
Ma quando si tratta del compimento dei 33 anni di Mathias Kom, ciò assume una connotazione del tutto particolare, e nei pensieri che popolano la mente del songwriter canadese in quel giorno così speciale (gli anni di Cristo...), la tragedia della vita si ritrova a danzare a braccetto con la commedia della morte, come da consueto copione a firma The Burning Hell (questo link rimanda al brano esclusivo in download gratuito che Kom ha preparato per OndaDrops, ndr). E visto che "la mortalità è una lagna enorme", come Kom stesso scrive sul suo blog, perché non servirsi del "flusso canalizzatore" inventato dal Dottor Emmett Brown per movimentare un po' le cose?

Il viaggio nel tempo di Mathias Kom e dei suoi Burning Hell è una sorta di amarcord che vaga tra le memorie recenti e passate del cantautore canadese raccogliendo in ogni canzone una piccola testimonianza autobiografica, e in tal senso "Flux Capacitor" rappresenta senz'altro il lavoro più personale dell'ukuleleista a capo del progetto The Burning Hell. Ciò si riflette non solo nei testi (doveroso citare, a questo proposito, il brillante biglietto da visita di Kom, in apertura dell'album: "My name is Mathias and I came to say this / I've got a big bushy beard and kissable lips / And I carry all my fat in my ass and my hips / The rest of me is skinny as a stick"), ma anche in soluzioni strumentali e melodiche che sembrano trasportare l'ascoltatore direttamente in quei "late eighties" nei quali "era fantastico avere dieci anni": principali artefici di questa traslazione spazio-temporale sono i fiati, che incorniciano con le loro note satinate i brani più ballabili come "Nostalgia", "Bedtime Stories", "Let Things Slip Away", richiamando le atmosfere upbeat predominanti nel quarto lavoro della band, "Baby". Kom non si fa mancare davvero nulla, neppure un tocco di stravaganza nella balcaneggiante "Pirates". Ma in questo album viene dato ampio spazio anche al lato più "romantico" della musica di Kom, a quella dolce malinconia che ha da sempre caratterizzato una parte della sua produzione, dal tenebroso "Happy Birthday" fino al più intimista "This Charmed Life", e che forse trova qui la sua espressione più matura: i brani acustici di "Flux Capacitor" sono modellati in prevalenza su un picking gentile ("Like An Anvil", "Report Card", "One Works Day, One Works Night"), impreziosito talora da sospiri di violino, afflati di singing saw e fremiti di clarinetto ("Kings Of The Animal Kingdom", "Early Bird"), e anche i fiati finiscono per inchinarsi davanti a tanta grazia quando Katie Baggs accompagna con la sua voce Mathias nella sognante "One Works Day, One Works Night", cover di un brano dei Construction & Destruction.

Rimarcare per l'ennesima volta le straordinarie doti autorali di Kom potrebbe apparire a un certo punto eccessivo, quasi ridondante, tanto più tenendo conto di quanto l'aggettivo "straordinario" sia abusato al giorno d'oggi. Ma prendendo in considerazione i testi ideati da questo minuto songwriter canadese, ribadire il concetto in questa sede si traduce quasi in un atto doveroso. Nello sviluppo di "Flux Capacitor", Mathias passa in rassegna con grande sagacia gli argomenti più disparati, dai film degli anni 80 alle favole della buonanotte, dal rispetto per gli animali alle difficoltà della vita di coppia, filtrando i racconti attraverso la sua consueta e ormai consumata ironia. E non si ferma a questo, dando prova tanto di una spiccata creatività nell'elaborare le sue storie, sempre piuttosto originali, quanto di una raffinata capacità di giocare con le parole e di costruire contesti ogni volta stimolanti, anche a livello interpretativo. Ne sia d'esempio la splendida "Like An Anvil", dove Kom si sofferma sulla scena di "Ritorno al Futuro" in cui al ballo della scuola Marty (l'indimenticabile protagonista del film interpretato da Michael J. Fox, ndr) tenta di suonare la chitarra con la band sul palco per far sì che, in pista, quelli che saranno i suoi futuri genitori si bacino e si innamorino: prendendo a pretesto questo frammento di pellicola Kom racconta le insicurezze di un momento difficile qual è l'adolescenza.

Sulle note metalliche della reprise di "Stroke Of Genius" (altro brano dal testo notevole: "I suffered from a stroke of genius / I woke to find my stupid side paralyzed") si conclude questo viaggio nel tempo a bordo della DeLorean dei Burning Hell. Una volta scesi, voltandosi a guardare la scintillante carrozzeria della macchina del tempo di Kom e soci, pare quasi di assaporare quello stesso senso di nostalgia descritto da Mathias nel secondo brano dell'album: "in retrospect it all seems spectacular / and I'd love to go back but I broke my flux capacitor". Con il flusso canalizzatore rotto, sembrerebbe impossibile tornare a rivivere quella stessa esperienza, catapultati indietro nel tempo. Ma la musica travalica qualunque tipo di barriera e supera ogni ostacolo, e per fare un altro viaggio basterà semplicemente premere di nuovo il tasto "play" sul lettore.
Back to the future!

24/07/2011

Tracklist

  1. My Name Is Mathias
  2. Nostalgia
  3. Like An Anvil
  4. Bedtime Stories
  5. Report Card
  6. Let Things Slip Away
  7. Pirates
  8. Kings Of The Animal Kingdom
  9. One Works Days, One Works Nights
  10. Stroke Of Genius
  11. Early Bird
  12. Stroke Of Genius (Reprise)

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