Nine Inch Nails

Not The Actual Events

2016 (The Null Corporation)
industrial

Trent Reznor annuncia un Ep e i maligni sono già sul piede di guerra: "Una squallida mossa per riportare l'attenzione alle ghiotte reissue dei grandi classici, guarda caso usciti proprio nello stesso periodo!".
A pensar male si fa peccato e molto spesso ci si azzecca, tuttavia in questo caso i polemici hanno cannato completamente. A dicembre 2016 inoltrato, in un periodo decisamente sfavorevole per apparire in classifiche e report di fine anno, i Nine Inch Nails pongono la loro firma su un lavoro essenziale, violento e incattivito, come un pestaggio-lampo premeditato e intimidatorio, consumato in una stradina di periferia. E qui l'impressione è che ci sia ben poco spazio riservato alle speculazioni.

"Un disco impenetrabile e non amichevole che avevamo bisogno di realizzare", dichiarò Reznor all'epoca, con più efficacia di quanto qualsiasi comunicato stampa potesse fare, mentre confermava la collaborazione con Atticus Ross.
Le sventagliate distorte nell'apertura con "Branches/Bones" mettono subito in chiaro che quelle non erano dichiarazioni di facciata: veniamo legati al retro di un'auto lanciata a folle velocità e sballottati lungo una cavalcata breve ma virulenta, atterrando ammaccati e sanguinanti nelle atmosfere cupe e malate scandite dai drum beat di "Dear World,".

Tempo di ritrovare l'orientamento dopo i colpi sferrati nei primi minuti ed ecco che arriva la punta di diamante del platter: "She's Gone" è una possente marcia ferale, nera come la pece. Questo brano, degno dei migliori tempi della band, torna attuale dopo mesi grazie alla stagione-evento di "Twin Peaks" attualmente ancora in onda. L'esibizione live di Reznor e soci è la pennellata finale su una puntata capolavoro che compone il ritorno della celebre creatura di David Lynch, ventisei anni dopo lo sconcertante cliffhanger che concluse la serie originale.
Il testo sembra tagliato apposta sulla macabra storia che gira attorno alla vita di Laura Palmer, compresa tutta la relativa mitologia presentata dal visionario regista del Montana:

She's gone, she's gone, she's gone away
A little mouth opened up inside
Yeah, I was watching on the day she died.

Le mitragliate sulle cinque corde di "The Idea Of You" danno continuità all'idea di pestaggio sonoro, tra spoken word e attitudine essenzialmente punk. Reznor è più cattivo che mai e non si può non ripensare ai tempi del remoto "Broken", guarda caso un altro Ep-concentrato di furia omicida. Il merito sta tuttavia nell'aver contenuto entro limiti accettabili l'autoreferenzialità, proponendo un lavoro aggiornato e credibile nella decade odierna, così come per il mantra pachidermico "Burning Bright (Field On Fire)", che conclude degnamente il disco.

Con "Not The Actual Events" i NIN sembrano aver ritrovato la formula perfetta e l'entusiasmo dei primi tempi. Abbandonata la prolissità di lavori come "Hesitation Marks", pieni di spunti degni ma dispersi in minutaggi talvolta poco giustificati, la scelta di oggi verte su un lavoro essenziale, conciso e maledettamente convincente.
Stando alle dichiarazioni di Reznor, questo non è che il primo episodio di una trilogia di Ep che attraverserà tutto il 2017. In attesa di riapprezzare dal vivo lo show della leggendaria band americana, ci sarà materiale a sufficienza per ingannare l'attesa, che a questo punto non può che rifarsi spasmodica.

05/08/2017

Tracklist

  1. Branches/Bones
  2. Dear World,
  3. She's Gone Away
  4. The Idea Of You
  5. Burning Bright (Field On Fire)

Nine Inch Nails sul web