Julie Byrne - Not Even Happiness

2017 (Ba Da Bing)
folk

Uno dei primi volti da copertina di questo 2017 è quello di Julie Byrne – e, pur nell’eleganza del suo fingerpicking e nell’affettata emozione delle sue interpretazioni vocali, anche il suo secondo disco, forse più un esordio rispetto alla collezione di registrazioni incluse in “Rooms With Walls And Windows”, ha uno stile “da copertina”, con una serie di ingredienti che ben compongono un prodotto musicale di fascino sicuro.

Talmente sicuro da rendere questo “Not Even Happiness” una sorta di vademecum della giovane cantautrice: voce assorta, calda, quasi misteriosa nel farsi figura astratta, ninfa o strega del mare, quell’Atlantico che pare essere stata la sua principale fonte di ispirazione; una scrittura educata e ordinata, che non fa molto, però, per uscire da un repertorio ormai saturo, pur tentando di evitare quanto possibile, con la mutevolezza carezzevole del suo picking, il cliché del languore (comunque piuttosto frequentato nel corso dell’album). Lo stesso dicasi per il lirismo intimista-naturalista dei testi.

Insomma, in generale si ha l’impressione che dal punto di vista delle canzoni, nonostante una calligrafia ben perfezionata, il peso della storia della musica non si sia spostato di molto, dopo “Not Even Happiness”. Per tutti i brani del disco, la sensazione è quella dell'“usato sicuro”: non si riesce mai a superare l’ambita frontiera di una gradevole comfort zone.

18/01/2017

Tracklist

  1. Follow My Voice
  2. Sleepwalker
  3. Melting Grid
  4. Natural Blue
  5. Interlude
  6. Morning Dove
  7. All The Land Glimmered
  8. Sea As It Glides
  9. I Live Now As A Singer

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