Eluvium

Virga I

2019 (Temporary Residence Limited)
ambient

Se c'è stato un musicista che ha saputo coniugare il romanticismo con la musica ambient, questi è senz'altro lo statunitense Matthew Cooper. Col suo progetto Eluvium spazia tra musica per piano e per sintetizzatori, ricreando atmosfere dolci e melodiche che lo rendono totalmente differente rispetto a gran parte dei musicisti ambient contemporanei. Con "An Accident Memory In The Case Of Death" (2004) dimostra una notevole capacità di ricreare semplici, ma evocative melodie col pianoforte, strumento a lui più congeniale. "Talk Amongst The Trees" (2005) è più etereo e ricco di synth, mentre con "Copia" (2007) pubblica quello che può essere considerato uno degli album più significativi dell'anno, così come "Nightmare Ending" (2013), perla assoluta dell'ambient più vicino alle sonorità modern classical.

Se il progetto Eluvium meriterebbe quindi un posto di primo piano in una finora mai scritta e auspicabile storia della musica ambient, ultimamente Cooper sembra aver perso la sua capacità di rinnovarsi o almeno di ripetere con originalità ricette già consolidate. "Virga I" nasce come primo di una serie di lavori ambient, abbozzato in solitudine in casa per l'isolamento forzato dovuta a una tempesta di neve. Tre lunghi brani tipicamente ambientali, forse addirittura si può arrivare a dire che questo sia l'album più tradizionale targato Eluvium. Se questo è vero, però è anche possibile che sia il più anonimo.
Nonostante i vari ascolti e riascolti, i loop che si susseguono sembrano astrazioni fin troppo fredde, semplici tappeti sonori ripetuti senza una strada precisa. Probabilmente è un album basinskiano, ma non in grado raggiungere il pathos tragico del maestro, ancora capace nel 2020 con "Lamentations" di comunicare tragicità.

Tre lunghi brani, tra cui proprio la title track sembra il meno incisivo. "Abyss Forms" è il classico brano di loop che gioca sul disfacimento sonoro del supporto. Nulla di nuovo, ma è un movimento in cui ci si può perdere. Non è dissimile il discorso per il finale "House Taken Over", probabilmente il più intimo e riuscito, dove vi è una maggiore varietà e un residuo legame con la carriera precedente di Cooper.
Non c'è un giudizio assolutamente negativo, ma l'impressione è che Cooper stia ancora cercando una nuova anima e che questo sia solo un lavoro di passaggio verso nuovi lidi.

13/01/2021

Tracklist

  1. Virga I
  2. Abyss Forms
  3. House Taken Over


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