A Girl Called Eddy

Been Around

2020 (Epitaph)
sophisti-pop

Ne avevamo perso le tracce. Nonostante qualche sparuta collaborazione, il ritorno di Erin Moran era il sogno segreto di molti, ma la speranza di pochi. Sedici anni sono passati dall'esordio sotto il moniker di A Girl Called Eddy, un vuoto parzialmente riempito dal progetto a quattro mani con Mehdi Zannad, meglio conosciuto come Fugu, che meriterebbe quantomeno una riscoperta da parte di chi ha da tempo tralasciato le gioie del pop più raffinato, anche perché in "The Last Detail" ci sono le prime avvisaglie dell'avvenuto ritorno in scena della ragazza del New Jersey.

Per "Been Around", Erin Moran si è avvalsa della longa manus del musicista e produttore Daniel Tashian, che alla maniera di Todd Rundgren mette a disposizione dell'artista l'arte del perfetto arrangiamento, contribuendo anche come autore in tre dei dodici brani del disco.
La voce di Erin è ancora fresca e vibrante come quindici anni fa, profonda e avvolgente ma anche vivida e incisiva. L'eredità dei Carpenters e di Carole King è evidente in brani come "Big Mouth", ma c'è spazio anche per soluzioni più avventurose, come nella ballata scritta con Paul Williams "Charity Shop Window", dove si fondono la roca sensualità di Rickie Lee Jones e l'incedere armonico dei Prefab Sprout.
"Been Around" è una collezione di melodie straordinarie, la voce trasuda emozioni senza mai alzare i toni, Erin Moran intona il chamber-pop di "Lucky Jack", tiene a bada la lieve saudade di "Come To The Palisades" iniettando un briciolo di blues e lascia scorrere il ritmo sommesso di "NY Man" conciliandone la malinconia con il tono flebile della voce.
Chissà cosa ne penserà il buon Neil Hannon di questo nuovo album della vecchia compagna di tour con i Divine Comedy: non è infatti difficile rintracciare la stessa leggiadria orchestral-pop nella sbarazzina "Two Heart", e c'è tutta l'eleganza teatrale e cinematografica della band irlandese nella suadente "Finest Actor".

Un disco da tenere stretto, questo secondo capitolo di A Girl Called Eddy, e non solo perché incorniciato da due affascinanti ballate in stile Burt Bacharach ("Pale Blue Moon" e la title track), ma soprattutto per la volontà dell'artista di esplorare altri fronti sonori. Sono infatti inedite e ambiziose le nuance sophisti-pop di "Jody", un brano che sembra uscire dalla penna degli Steely Dan, graziato anche da un'eccellente sezione di fiati, ed è oltremodo inebriante lo spunto pop-beat di "Someone's Gonna Break Your Heart", che difficilmente troverà rivali nella playlist delle migliori canzoni dell'anno, forte soprattutto di quelle affinità interpretative con Chrissie Hynde che, se restavano latenti altrove, qui sono molto evidenti.

L'attesa è stata lunga, ma il ritorno di A Girl Called Eddy è una delle sorprese di questo inizio anno. La speranza è che Erin Moran questa volta trovi la giusta dimensione per dare un rapido seguito a questo nuovo gioiellino pop.

30/03/2020

Tracklist

  1. Been Around
  2. Big Mouth
  3. Jody
  4. Charity Shop Window
  5. Someone's Gonna Break Your Heart
  6. Not That Sentimental Anymore
  7. Two Heart
  8. Lucky Jack (20-1)
  9. Come To The Palisades
  10. Finest Actor
  11. NY Man
  12. Pale Blue Moon




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