Sette piccoli abbozzi per solo piano, eterei acquerelli musicali di appena tredici minuti dedicati all'estate che si liberano di quel certo pessimismo che aveva segnato alcune delle precedenti pubblicazioni del progetto di David Wenngren, Library Tapes. Le partiture minimali di piano restano sempre abbozzate, mai arricchite con altri strumenti, come a cercare ricordi lontani di estati ormai dimenticate, impossibili da far risalire alla memoria se non con la serenità e con la quiete.
Estate, caldo, colore azzurro vivo in copertina sono tutti elementi che sembrano indicare un cambio di passo di Wenngren che, da buon svedese, ha sempre preferito le atmosfere autunnali decadenti e senza colore. Una ventata di ottimismo sembra dar vita a questi piccolissimi brani, carichi di una vitalità seppur rallentata, una tranquillità velata di malinconia che non può non emergere.
“Summer Songs” si iscrive quindi in quella tipologia di Ep composti da sketch estemporanei che tanti musicisti hanno pubblicato nell'arco della loro carriera. Rimandi alla modern classical, ovviamente, ma che si prolungano sino al padrino del piano minimale John Cage. Lavori in totale solitudine figli dell’ispirazione del momento, che vanno da risvegli carichi di gioia (“Summer Morning”) a rilassati pattern ripetuti (“With Windows Open”) alla visione di cieli blu intensi (“July Skies”).
Nessuna stratificazione, tutto è sottratto al minimo sino a citare in “Above The Quiet City” il successivo album del progetto Library Tapes appena pubblicato (“The Quiet City”), con una serie di collaborazioni con vari esponenti della modern classical contemporanea.
04/09/2020