Lucinda Williams

Good Souls Better Angels

2020 (Highway 20)
rock-blues

Ci sono artisti che stupiscono, non soltanto per la capacità di realizzare dischi con standard qualitativi molto alti, ma anche per la predisposizione a migliorare col trascorrere del tempo. Il percorso di Lucinda Williams pare studiato per smentire la tesi di chi sostiene che qualsiasi musicista dia il meglio di sé in gioventù: giunta a 67 anni, sfodera una grinta e una rabbia mai udite prima. Basta scorrere i titoli delle tracce contenute in “Good Souls Better Angels” per comprendere il tono e i temi dell’album, aperto in maniera superba da una doppietta (“You Can’t Rule Me”/ “Bad News Blues”) che mette subito in chiaro le cose: qui si parla il linguaggio del rock-blues. Quello “sporco”, suonato in modalità garage, densamente elettrico, sostenuto da robuste chitarre mai dome, arricchito da assoli non di rado piuttosto “hard”. Solido southern rock, filtrato attraverso la lente degli Stones più luridi, santificato da quella voce roca che lascia trasparire le ferite di una vita, narrando i nostri tempi difficili in modo tagliente, con la schiettezza di chi non ha più nulla da dover dimostrare. 

“Good Souls Better Angels” è un raro caso di disco privo di riempitivi, pensato per sviscerare discorsi su politica e società, ma al contempo anche per intavolare analisi su sé stessi, aprendosi al mondo senza filtri. C’è il ceffone rifilato a Trump in “Man Without A Soul”, un pensiero per l’amico Ryan Adams nella dolente “Shadows And Doubts”, ma anche la rappresentazione dei propri mostri interiori, come la denuncia delle violenze domestiche subite da Lucinda in passato, narrate nelle strofe di “Wakin’ Up”.
La guerrigliera Williams freme, mostrandosi selvaggiamente ribelle nell'affilata “Bone Of Contention” (occhio al closing hendrixiano) e ancor più heavy in “Down Past The Bottom”, alternando i pezzi più energici a quelle sofferte ballad (“Big Black Train”, “Pray The Devil Back To Hell”) che sanno come toccare le corde più profonde dell’anima.

Anche attraverso le slide e le spazzole di “When The Way Gets Dark”, la Williams non vuole mai essere rassicurante, rifiuta fermamente il ruolo di mera “intrattenitrice” e firma testi di puro impegno, chiudendo con una preghiera, “Good Souls”, un messaggio finale di speranza. Ascoltate oggi, le canzoni di “Good Souls Better Angels”, concepite mesi prima del dramma che stiamo vivendo, si riempiono di ulteriori significati, divenendo, a posteriori, inconsapevolmente, ancor più contemporanee di quanto la stessa autrice avesse potuto prevedere.
E’ stato fatto il possibile per evitare la catastrofe che stiamo vivendo? Trump, e non solo lui, ha cercato di sminuire tutto fin quando l’evidenza non è divenuta ineludibile, perdendo l’ultimo treno disponibile per dimostrarsi all’altezza della situazione. E’ anche per suo involontario merito se Lucinda ha trovato il carburante necessario per infervorare le proprie liriche, creando nuovi slogan per un’America arrabbiata, inviperita. E non è finita qui. L’unica consolazione è che, di questo passo, ci attenderanno altri mesi di grandissima musica…

29/04/2020

Tracklist

  1. You Can't Rule Me
  2. Bad News Blues
  3. Man Without A Soul
  4. Big Black Train
  5. Wakin' Up
  6. Pray The Devil Back To Hell
  7. Shadows And Doubts
  8. When The Way Gets Dark
  9. Bone Of Contentions
  10. Down Past The Bottom
  11. Big Rotator
  12. Good Souls

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