Psycho Kinder

Perì Phıseos

2021 (Fonetica Meccanica)
industrial, dark-ambient

La filosofia è sempre stata un elemento centrale nel progetto Psycho Kinder, fin dagli esordi darkwave per proseguire in più recenti lavori sempre più minimali. Pochi mesi dopo “Epigrafe” trova un'improvvisa ispirazione per realizzare quasi di getto uno dei suoi lavori più dichiaratamente filosofici, ispirandosi alla corrente pre-socratica e in particolare - all’interno di quel gruppo - al filosofo più oscuro e poetico, Eraclito. Camilletti prende i frammenti dell’unica opera eraclitea disponibile, “Sulla natura”, conciliandola con la musica industrial di Maurizio Bianchi, autore di una discografia tanto sconfinata quanto clandestina.

Il filosofo oscuro e oracolare della contrapposizione tra gli opposti che tra loro si reggono e in quanto contrapposti esistono (giorno-notte, fame-sazietà), autori di un'eterna contesa (la notte nascendo fa sparire il giorno e viceversa) che è la base dell'esistente. Da qui l’idea della vita come polemos, guerra eterna di opposti in conflitto, una realtà invisibile agli occhi di chi resta schiavo del mito e della menzogna. Le nove tracce (ancora una volta senza titolo) presentano uno sfondo dark-ambient-industrial che fa da base alle letture di Camilletti.

Si comprende appieno la grandezza dei frammenti di Eraclito, la sua straordinaria capacità di percepire la realtà intuendo pensieri secoli prima che la parola scienza abbia avuto un senso comune. Nel secondo brano ventate elettroniche fanno da sfondo al frammento di Eraclito che elimina gli dei dalla creazione del mondo, immaginando un cosmo sempre esistito, mai creato da nessun dio, che sempre esisterà (“questo cosmo non lo fece nessuno degli dei né degli uomini, ma sempre era ed è e sarà fuoco sempre vivente”), arrivando a conclusioni ritenute eretiche persino oggi, duemilacinquecento anni dopo la loro profezia.

L'armonia che nasce dalla discordia (brano 3) è ricreata in undici minuti di distorsioni elettroniche totalmente dissonanti. Il brano più riuscito è probabilmente il quarto, con sovrapposizioni vocali ipnotiche in cui gli opposti (eraclitamente) convivono. Un magma sonoro pervade il quinto brano, un caos primordiale che sottolinea il cambiamento perpetuo (“il sole è nuovo ogni giorno, nello stesso fiume non è possibile entrare due volte”), l’idea eraclitea dell’eterno divenire, anch'essa capace di cogliere intuizioni che la scienza riuscirà a dimostrare solo millenni dopo.
I brani sette e otto assumono aspetti quasi spaziali per giungere al finale di appena trenta secondi del nono brano che chiude col pensiero ottimista di Eraclito che afferma come la verità sia alla portata di ogni uomo, purché questo si liberi dal mito per abbracciare la ragione e la filosofia. “Perì Phýseos” può ritenersi una continuazione di “Epigrafe” con soggetto differente.

Interessante l’idea di ridare luce alle idee dei primi pensatori, addirittura presocratici, coniugandoli con l'elettronica sperimentale. Un album da leggere e ascoltare per riscoprire idee che sono la vera base (forse più di quella cattolica) del pensiero occidentale. 

15/03/2021

Tracklist

  1. Track 1
  2. Track 2
  3. Track 3
  4. Track 4
  5. Track 5
  6. Track 6
  7. Track 7 
  8. Track 8
  9. Track 9


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