Gli Animal Collective sono tornati, è proprio il caso di dirlo. Dopo il maldestro esperimento audio/visivo “Tangerine Reef” (2018), il provvidenziale rientro in squadra di Panda Bear ha riportato il quartetto di Baltimora alla line-up originale, proprio quella che lo aveva proiettato nel primo decennio del corrente secolo a stagliarsi come musa incontrastata dell’indie-pop sperimentale.
Con “Time Skiffs”, s’insinua - forse per la prima volta - un germe nuovo negli Animal Collective, una proiezione che vede Panda Bear, Avey Tare, Geologist e Deakin sempre intenti a individuare nuovi succulenti mosaici sonori in perpetuo movimento, ma senza più le frenetiche densità di un tempo. Ciò che pervade il progetto è un’inconsueta sensazione di ordine, contraddistinta dalle immancabili traiettorie psichedeliche che si placano con meno aggressività su tenui arrangiamenti che, pur conservando inusitate razioni di coraggio, dilatano e spalancano i brani verso orizzonti più rassicuranti rispetto ai capolavori passati.
Lungo il percorso non si avverte alcuna fretta nel riempire con dei suoni ogni microscopico spazio a disposizione, o di fare brusche virate a 180 gradi a metà brano, perché a dettare la direzione sono ora gli schemi ritmici, invero fissati su arrangiamenti che prevedono una certa ripetitività senza provocare nocumento e inseguendo il massimo livello di eleganza.
Tali concetti sono perfettamente rappresentati nell’opener “Dragon Slayer” e soprattutto nei quasi sette minuti del singolo "Strung With Everything", una suggestiva e solare meditazione sonica che ritrae il dialogo tra due amici riunitisi a guardare il mondo che si sta frantumando davanti ai loro occhi.
L’ottima "Prester John", dopo una semplice progressione introduttiva, uno slanciato pattern di batteria e svolazzanti tastiere, trova ristoro in eufonici intrecci vocali. Il rumoroso sottofondo sale lentamente in primo piano per fagocitare tutto il resto: una rappresentazione simbolica della capacità degli AnCo nel trasmutare ogni minuzioso particolare in un’ampia visione d’avanguardia strumentale.
Anche "Cherokee" è un episodio nel quale le maggiori attrazioni sono ideate partendo da semplici stravaganze: il minimalismo jazz del charleston, l’accompagnamento del basso e ondate di fuzz donano finezza all’interpretazione di Avey Tare. Se non fosse per le stratificate consonanze, "We Go Back" potrebbe essere inizialmente scambiata per una canzone dei Tortoise, mentre "Car Keys" trattiene tutta la giocosità del gruppo all’interno di una polverosa atmosfera lounge, sulla quale la voce di Panda Bear balla attorno a quella di Avey Tare, in un ritornello pop ammaliante che a tratti ricorda la freschezza dei Grizzly Bear.
C’è spazio per il tributo al compianto Scott Walker (“Walker”), una miscela che avvolge echi degli amati Byrds e Beach Boys in suoni di marimba, per poi scivolare dal languido avant-melodismo di "Passer-by" allo splendido deliquio elegiaco di "Royal And Desire", probabilmente una delle più alte testimonianze di rarefazione psycho-pop che gli Animal Collective siano mai riusciti a creare.
“Time Skiffs” rappresenta una svolta epocale per la formazione statunitense. Chiunque sia stato attratto in passato dall’abrasività e da ossimorici patchwork di ordinato caos sonoro potrebbe trovare questo lavoro troppo flemmatico, ma la migrazione verso uno stile più indulgente rappresenta la mossa più imprevedibile che ci si potesse aspettare dagli Animal Collective.
Panda Bear & C. hanno sacrificato elevati dosaggi di spontaneità in luogo di un’oggettiva ricerca di coesione. Il gruppo ora brama un'esistenza felice, probabilmente portata da una raggiunta maturità e serenità personale, ed era solo una questione di tempo che tali condizioni iniziassero a riflettersi nella loro espressione artistica.
Pertanto, pur non possedendo l’impatto delle migliori produzioni del gruppo, “Time Skiffs” è il più accessibile della discografia, preservando intatta ogni minuziosa stilla di qualità che questi quattro eroici sperimentatori hanno da sempre impresso nelle loro creazioni.
08/02/2022