Si è concluso soltanto pochi giorni fa il tour che ha segnato il ritorno live, dopo nove anni di pausa, di cui uno e mezzo abbondante obbligato dalla pandemia, dei 24 Grana. Il piccolo giro d'Italia della band partenopea, che ha toccato cinque città, l'ha vista ricevere il caloroso abbraccio di un pubblico cui era mancata tanto. Quasi contestualmente alla tournée, il leader della band, Francesco Di Bella, ha pubblicato "Play With Me". Non solo un disco, ma un'ulteriore prova d'affetto verso sé stesso e il suo canzoniere, questa volta da parte di una nutrita schiera di ospiti italiani e internazionali - è stato della partita infatti anche Joe Lally dei Fugazi, conosciuto ai tempi della registrazione negli Stati Uniti di "La stessa barca".
Lungo dodici tracce, "Play With Me" pesca parimenti tra le canzoni della recente carriera solista di Di Bella e tra i brani di ogni fase della storia della sua band. Come suggerisce il titolo dell'Lp, nella reinterpretazione di ciascun brano sono stati coinvolti - chiamati a dividere con il cantautore alcune delle sue canzoni - uno o più artisti, invero tutti adeguati ai toni e alle sfumature del brano in cui si sono impegnati. Uno dei punti di forza dell'operazione è proprio la maniera in cui i duetti suonano adeguati, confortevoli per gli interpreti scelti.
Se le scelte di un compagno di laboratorio cantautorale come Dario Sansone dei Foja, con il quale "Ciccio" divide la meravigliosa "L'attenzione" in una versione speziata dall'armonica a bocca, o Cesare Basile, interpellato per una spigolosa rivisitazione folk di "Carcere", sono piuttosto naturali, altre sono ben più ardite.
Tra gli altri, al varesino Pierpaolo Capovilla e alla romanissima Marina Rei è addirittura toccata la prova del napoletano, rispettivamente in "'O Diavolo" (insieme anche a Carmelo Pipitone) e "Rivelazione". Entrambe le riletture figurano tra gli episodi più riusciti del disco, la prima grazie all'impostazione molto teatrale data dai tre interpreti al brano e la seconda grazie all'alchimia melodica tra la voce di Di Bella e quella della Rei.
Sono senz'altro meno sorprendenti in termini di impatto le apparizioni di due pezzi da novanta del cantautorato indipendente italiano come Riccardo Sinigallia ("Avere una vita davanti") e Paolo Benvengnù ("Avevo un progetto"), ma comunque piacevoli e riuscite. La voce roca di Ginevra Di Marco aggiunge ombre a una suggestiva versione per fingerpicking e sintetizzatori di "La Costanza"; Enrico Gabrielli e i suoi archi conferiscono un finale cinematico all'intramontabile "Introdub".
Consigliato soprattutto a chi già conosce l'impareggiabile tavolozza cromatica delle canzoni di Francesco Di Bella, "Play With Me" non stravolge nessuno dei brani presentati, e forse in effetti un po' di coraggio in più non sarebbe guastato, ma li riadatta quanto basta per sorprendere chi ascolta e far sentire comodo chi ne canta le dolci e iconiche liriche.
26/04/2022