Metronomy

Small World

2022 (Because)
pop

Sì, potrei salvare il giorno, sì, potrei cambiare il mondo, ma ho bisogno di te, sì, ho bisogno di tenerti vicino
Inutile cercare soluzioni o risposte: da molto tempo Joe Mount ha scelto di dedicarsi alla musica pop con un rigore quasi artigianale e le canzoni dei Metronomy sono a tal punto convenzionali che non si possono neppure definire mainstream.
Assodato che le meraviglie di “The English Riviera” non avranno né replica né seguito, dopo un paio di album meno persuasivi, non si può che gioire di “Small World”, un progetto che ha la grazia di rendere noto il desiderio della band inglese di non voler a tutti i costi stupire e di aver abbracciato gioie e dolori della musica pop, rinunciando a trucchi o depistaggi.

Meno tortuoso e ambizioso di “Metronomy Forever”, spensierato al pari di “Summer 08”, ma con un passo decisamente meno epidermico, il settimo capitolo della formazione londinese è una raccolta di canzoni tanto innocue quanto amabili.
E’ noto che prima o poi il fascino subdolo del pop sconfigge i preconcetti, ed è quello che è già accaduto in passato con artisti confusi nel calderone degli anni di Mtv e ora punto di riferimento delle nuove generazioni (si pensi ai China Crisis, ai Propaganda, ai New Musik o ai primi Depeche Mode), ed è senza dubbio questo il destino futuro della produzione della band londinese.

“Small World” è un disco che non smuove le acque di un già incerto 2022, ma quantomeno delinea la musica dei Metronomy con una semplicità e maturità espressiva che meritano il plauso. Chi è alla ricerca di canzoni dal tratto pop deciso e gradevole ha di che compiacersi, grazie ai due singoli che hanno anticipato l’uscita del disco. Da un lato, “Things Will Be Fine” dimostra che Mount conosce bene i segreti della seduzione pop e delle più colte intuizioni armoniche capaci di resistere all’usura del tempo - penso ai Cure di “In Between Days” o “Close To Me” - dall’altro lato, “It’s Good To Be Back” gioca con il techno-pop portando a casa un riff assassino.

Schiettezza e prontezza sono le due parole d’ordine di “Small World”, un disco che prova a rincuorare i cuori degli afflitti dalla pandemia, con il buon gusto di non usarla come pretesto tematico.
I Metronomy mettono insieme canzoni piacevolmente ordinarie (“Loneliness On The Run”) e reminiscenze indie-pop che non risultavano così gradevoli dai tempi dell’esordio della Beta Band (“Hold Me Tonight”). La band non rinuncia all’eccentricità, conciliando ottimismo e nostalgia con risultati a volte sorprendenti (la raffinata ballata finale “I Have Seen Enough”) o con citazioni vintage che lasciano il segno (il soul-pop in chiave sintetica di “Right On Time”).

Nel non essere poi tanto diverso dagli album passati, “Small World” finisce per presentarsi come il parto più eterogeneo del gruppo inglese, quasi classico nel suo intreccio di melodie carezzevoli (“Life And Death”) e tempi ritmici giocosi (“Love Factory”). I Metronomy più che puntare all’effetto sorpresa preferiscono rifinire con cura e con un interessante insieme di dettagli strumentali canzoni pop che resistono allo scorrere del tempo.

20/02/2022

Tracklist

  1. Life And Death
  2. Things Will Be Fine
  3. It’s Good To Be Back
  4. Loneliness On The Run
  5. Love Factory
  6. I Lost My Mind
  7. Right On Time
  8. Hold Me Tonight
  9. I Have Seen Enough




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