The Burning Hell

Garbage Island

2022 (BB Island)
folk-rock, songwriter

Lo sciopero dei netturbini può dare all'Urbe il volto che le conviene.
Si procede assai bene tra la lordura se una Chantal piovuta qui dal nord vi accoglierà con una sua forbita grazia più chiara e nitida dei suoi cristalli.
Fuori le vecchie mura ostentano la miseria, la gloria della loro sopravvivenza.
Lei stessa, la ragazza, difende meglio la sua identità se per raggiungerla ha circumnavigato isole e laghi di vomiticcio e di materie plastiche.
Qui gli ospiti nemmeno si conoscono tra loro, tutti incuriosi e assenti da sé. Il trionfo della spazzatura esalta chi non se ne cura, smussa angoli e punte.
Essere vivi e basta non è impresa da poco. E lei pure, lei che ci accoglie l'ha saputo prima di tutti ed è una sua invenzione non appresa dai libri ma dal dio senza nome che dispensa la Grazia, non sa fare altro ed è già troppo.
(Eugenio Montale)
Come Eugenio Montale, anche Mathias Kom si prodiga nell'elogio della spazzatura. La "Garbage Island" (anche nota come Pacific Trash Vortex) e la sua immensa massa di detriti e plastiche galleggianti assurgono infatti a simbolo dell'apocalisse ambientale, scenario che consente all'autore di mettere a ferro e fuoco le proprie doti di narratore e di fine letterato, senza rinunciare alla leggerezza dolce/amara della filosofia pop.
Il nuovo album di The Burning Hell è una riflessione sulla capacità della natura di rigenerarsi e di riorganizzarsi. Nell'immaginaria storia del gruppo canadese l'uomo è ridotto a spettatore inerme dell'isola di rifiuti che egli stesso ha creato, con un unico e ultimo passatempo: poter osservare il volo degli uccelli in attesa che dalla disgregazione nasca un nuovo mondo.
A questo viaggio distopico corrisponde uno degli album più ispirati e sardonici dell'eccentrica formazione folk-pop. Irrefrenabili e inarrestabili, i Burning Hell estraggono perle di saggezza e disincanto dalle miserie umane.
Non mancano spunti estrapolati da scrittori contemporanei: il protagonista di "Nigel The Gannet" è infatti un personaggio estratto da un romanzo di Christopher Moore, ed è geniale l'accostamento con il più famoso, per noi rocker, Nigel degli Xtc, citazione che si estende fino alle atmosfere pop-wave del brano.

Nel puzzle ricco di toni sgargianti e di preziosi dettagli artigianali di "Garbage Island", i Burning Hell incastrano anche altri richiami e omaggi a band famose, dai B-52's, citati a pieno titolo nel trascinante pop-rock di "Empty World", alla velata ironia sull'avversione ai dj degli Smiths nella ballata alla Jonathan Richman "All I Need".
Le canzoni sono estrose e intelligenti variazioni sul tema Velvet Underground ("No Peace"), They Might Be Giants ("The Last Normal Day"), Silver Jews ("Birdwatching"), Woodpigeon ("Swan Boat") e, perché no, Talking Heads ("Bird Queen Of Garbage Island"), riferimenti già noti al pubblico della band canadese, eppur mai così vividi e ingegnosi.
Senza dubbio la forzata pausa imposta alla natura errabonda dei Burning Hell ha offerto spazio a una più calibrata e attenta messa in opera. L'incastro tra il tono baritonale della voce di Mathias Kom, il piacevole graffio post-punk e la sempre geniale contaminazione synth-pop è ancor più vigoroso e leggiadro.

Per Mathias Kom, Ariel Sharratt e Jake Nicoll, capitalismo, nichilismo, sete di denaro e successo sono all'origine del caos e della temuta catastrofe planetaria, non sorprende dunque che l'ultima, musicalmente geniale, traccia del disco, "The End Of The End Of The World", racconti l'apocalisse prossima ventura con la consueta alternanza di ironia e pessimismo. Per The Burning Hell, il termine apocalisse recupera il senso originario di "rivelazione": quella che ci attende nell'imminente futuro è l'ennesima vittoria della natura, alla quale l'uomo assisterà beandosi della propria inettitudine.

26/11/2022

Tracklist

  1. No Peace
  2. Nigel The Gannet
  3. Birdwatching
  4. Dirty Microphones
  5. The Last Normal Day
  6. Empty World
  7. Minor Characters
  8. All I Need
  9. Swan Boat
  10. Bird Queen Of Garbage Island
  11. Speechlessness
  12. The End Of The End Of The World






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