AA.VV. - Stagioni (Tributo ai Massimo Volume)

2023 (NOS)
alt-rock, songwriter

Negli anni Novanta i Massimo Volume seppero distinguersi grazie a uno stile assolutamente personale, incentrato sul prezioso declamato dalle ambizioni letterarie di Emidio Clementi, disteso – a tratti nervosamente – su tappeti strumentali che sapevano attingere dalla lezione del miglior post-rock. Le chitarre di Egle Sommacal e il drumming di Vittoria Burattini furono gli altri elementi caratterizzanti, in grado di fare scuola, e oggi, a trent’anni di distanza dalla pubblicazione di “Stanze”, il loro primo album, sono tanti i musicisti – anche molto più giovani – a dichiararsi debitori del percorso artistico del quartetto bolognese. “Stagioni” è un progetto fortemente voluto da Mimmo Pesare della NOS Records, un tributo ai Massimo Volume contenente dodici canzoni, equamente distribuite fra pre e post-reunion, messe in sequenza in rigoroso ordine cronologico.

C’è tanta bellezza in queste canzoni, una tensione sempre percepibile, un coinvolgimento emotivo che non di rado oltrepassa il livello di guardia. Alla qualità del materiale trattato si somma l'approccio individuale di molte rivisitazioni, che omaggiano senza svilire, con rispetto ma aggiungendo un tocco di personalità. Ed è così che la superba coda strumentale architettata da Jukka Reverberi (che insieme a Max Collini forma il duo Spartiti) per “Qualcosa sulla vita”, un crescendo di sola chitarra elettrica arricchito da loop e riverberi, entra di diritto fra le migliori performance italiane di sempre in ambito post-rock/ shoegaze. Prendete otto minuti del vostro tempo e godetevela, senza fretta. Così come c’è sublime bellezza nel declamato di Mauro Ermanno Giovanardi, il quale insieme e Ninotchka rivisita “Il primo dio”. Messe in sequenza insieme a “La città morta”, proposta da Cesare Basile, formano un tris che già da solo varrebbe il prezzo del biglietto.

Ma c’è molto altro, a partire da un credibile Francesco Bianconi alle prese con “Ronald, Tomas e io” e da Marco Ancona che rielabora “Privé”.
La seconda parte del tributo si apre con due riletture da “Cattive abitudini”, il disco del ritorno, affidate a Ninotchka (“Le nostre ore contate”) e Bachi da Pietra (a proprio agio fra le scartavetrature elettriche di “Litio”, già proposta nello "Split" del 2011). Giovanni Succi torna subito dopo con “In un mondo dopo il mondo”. Raffinate le riproposizioni di Vittorio Nacci, dei pugliesi Io ho sempre voglia, con assolo di sassofono nel finale di “Dymaxion Song” e dei C.F.F. in "Fred". Ai due estremi la traccia più datata e quella più recente. Maverick Persona, il nuovo progetto di Amerigo Verardi si occupa de “La processione della madonna dei porci”, che comparve nel “demo nero”, la primissima registrazione dei Massimo Volume, Elius Inferno si dedica invece alla conclusiva “Vedremo domani” che chiudeva "Il nuotatore".

Il diverso modo di porre gli accenti, di scandire le parole, di evidenziare le situazioni narrate, da parte degli artisti protagonisti di "Stagioni", ha il pregio di lasciare emergere come ulteriori significati, sfuggiti all’epoca alle nostre orecchie, o magari è lo scorrere del tempo, il senno del poi, che oggi li porta a galla, lasciandoli magicamente comparire. Ci sono punti che avevamo tralasciato, sottovalutato, dato per scontati. E ci sono punti, tanti punti, che ci confermano quanto era alta - già all'epoca - la poesia di Mimì, e di quanto il percorso dei Massimo Volume sia stato un unicum, anche piuttosto sottovalutato, all'interno del decennio d'oro della scena "alternativa" italiana. Un disco-tributo serve anche per questo.

05/01/2024

Tracklist

  1. La processione della madonna dei porci (Maverick Persona)
  2. Ronald, Tomas e io (Francesco Bianconi)
  3. Il primo dio (Mauro Ermanno Giovanardi, Ninotchka)
  4. La città morta (Cesare Basile)
  5. Qualcosa sulla vita (Spartiti)
  6. Privé (Marco Ancona, i Fucilieri di Sua Maestà Britannica)
  7. Le nostre ore contate (Ninotchka)
  8. Litio (Bachi da Pietra)
  9. In un mondo dopo il mondo (Giovanni Succi)
  10. Dymaxion Song (Vittorio Nacci)
  11. Fred (C.F.F. e il Nomade Venerabile)
  12. Vedremo domani (Elius Inferno)

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