Le ultime prove di Li Jianhong, chitarrista cinese che i più attenti alle realtà musicali sotterranee avranno sicuramente incrociato lungo i solchi del colossale e indimenticabile “Sang Sheng Shi” (uno dei massimi capolavori degli ultimi due decenni, se volete dare retta al sottoscritto)… le ultime prove di Li Jianhong, dicevo, sono state tutt’altro che memorabili, il che, lo confesso, mi aveva fatto pensare che il buon Li avesse ormai esaurito l’ispirazione. Poi, per fortuna, un paio di mesi fa è saltato fuori questo “歲寒三友 Les trois amis de l'hiver”, su cui il Nostro mostra invece di essere ancora in ottima forma, probabilmente rivitalizzato dalla collaborazione con Wen Zhiyong (tromba, flauto e synth), che ha alle spalle esperienze nel campo del jazz e della musica classica, e con il batterista Deng Boyu, originario della Mongolia, ma da anni attivo nel sottobosco cinese, dove ha suonato con diverse formazioni, muovendosi tra rock, jazz, noise e improvvisazione libera, il che potrebbe essere anche una perfetta sintesi del suono che troverete in queste sette tracce, che coprono quasi due ore di musica e che il trio ha immortalato il 27 novembre del 2021, quando ancora il Covid imperversava in lungo e in largo tra realtà e televisione.
Il titolo del disco si riferisce a tre specie di piante - pino, bambù e prugna – “che prendono il nome dalla loro capacità di rimanere vigorose durante i mesi invernali” e che rappresentano anche “un simbolo di carattere nobile nella cultura tradizionale cinese”, nonché, evidentemente, dei tre musicisti qui all’opera.
Sorta di sinfonia improvvisata, che alterna, in un flusso ininterrotto, momenti rarefatti ad altri più densi ed emotivamente inebrianti, “歲寒三友 Les trois amis de l'hiver” è probabilmente appesantito da qualche momento poco incisivo, ma ciò non toglie che si tratti di un lavoro estremamente affascinante.
“The Second Light Shining Into The River Valley”, con i suoi diciannove minuti e oltre di durata, apre il sipario su di un’atmosfera sospesa, che va lentamente arricchendosi di tensione, con la tromba a risuonare distante e carica di malinconia (è Miles Davis che ripensa alla sua vita seduto su una stella), i synth a disegnare ghirigori di speranza, tra asteroidi e buchi neri, e la chitarra che, quando non irradia elettricità come bave di febbre, scuote l’incantesimo con grumi di rumore.
L’uso del synth in chiave cosmico-cinematica è ciò che eleva questa musica al di sopra della media della “classica” free-improvisation. Una musica fatta di trame sfuggenti e oblique, di allusioni minime e di un gioco di incastri tra vuoti e pieni (con la batteria di Boyu a rappresentare un perfetto fulcro dell’informe) che troverà massima espressione nei quasi trentatré minuti di “The Silver Island (excerpt)”, summa definitiva della maestria improvvisativa dei “tre amici dell’inverno”.
Qua e là, come si ascolta in “The Passage”, dei rumori percussivi o un flauto solitario tengono desta l’attenzione, invitando a non sottovalutare i dettagli, soprattutto quelli della chitarra, le cui corde risuonano ora ispide, ora caleidoscopiche. Nella prima parte di “From A Tunnel Into Another”, è ancora la sei corde a strappare segreti al buio, accompagnata da un groove sbilenco generato dal sovrapporsi della batteria con un nugolo di suoni elettronici. “Black Sediment” è, invece, un’austera dissertazione cosmic-jazz, la cui seconda parte condivide la stessa passione per gli spazi intergalattici di “Beneath The Ruin”.
“Dance Of The Lighthouse” apre, infine, in modalità progressive-electronic, propulsa da pelli e piatti infuocati e scortata da urla stridenti di corde tese allo spasimo. La tensione è esplosiva e aumenta secondo dopo secondo, fino a trasformarsi in un’infuocata supernova noise che, a tratti, evoca la magnificenza siderale di “Sang Sheng Shi”, salvo poi risolversi in una bolgia free-jazz che sarebbe piaciuta sia ai Borbetomagus, che all’Alan Silva di “Luna Surface”.
“歲寒三友 Les trois amis de l'hiver” non è un disco per tutti. Se amate andare subito al sodo, allora in giro troverete tonnellate di roba a buon mercato che fa al caso vostro. In caso contrario, accomodatevi pure e buon viaggio!
12/04/2023