Miss Grit

Follow The Cyborg

2023 (Mute)
art-pop-rock, noise-pop

Cos'hanno in comune la straordinaria serie anime "Serial Experiments Lain", il saggio "A Cyborg Manifesto" scritto da Donna Haraway e gli attuali dibattiti identitari? Temi come soggettività, coscienza e tecnologia, e il loro stretto legame, certamente. Raggruppati però sotto la guida agile di Margaret Sohn, la polistrumentista e ingegnere del suono coreana-statunitense dietro all'alter-ego cyborg non binario Miss Grit, diventano preziose fonti concettuali, le ispirazioni per un album di debutto dalla solida impronta narrativa e dal forte carattere multidisciplinare. Seguito di due Ep che avevano già esibito il profondo interesse verso il tema dell'identità, "Follow The Cyborg" è sì album che approfondisce questo stesso interesse, ma gli dona robustezza da racconto, nel segno di uno stile che non rinuncia mai alla grinta pop, pur incanalandola verso orizzonti più "sporchi", talvolta sconfinanti nel noise. In questo gioco di rimandi e riflessi, la densità del messaggio dell'artista giunge prepotente.

Incentrato sulla storia di un cyborg che scopre la sua natura trans-umana ed entra in possesso di tutto il suo potenziale inespresso, il disco ha buon gioco a tradurre l'impianto narrativo in un ricco banchetto di metafore e pertinenze, a collegare l'avventura di Miss Grit allo spigoloso processo di identificazione e accettazione di Sohn, in tutti i reciproci rimandi e divergenze. Euforia ed estasi, straniamento e stanchezza: lo spettro emotivo prescelto non potrebbe essere più ampio, e le opzioni in materia sonora e compositiva seguono di pari passo, favorendo il consolidamento di un linguaggio ben più elettronico rispetto agli Ep, ma ancora solidamente piantato in un'estetica pop-rock. Nessuna concessione al ritornello facile: per quanto felicemente melodico, vario nelle sue aperture canore (Sohn padroneggia un timbro che si inserisce tra una Natalie Mering e una Mitski) è nella sua energia espressionista, nel suo rapido alternare tensione e rilascio, che l'album dà prova della sua tempra, esalta il dinamismo della narrazione.

Dai primi respiri alla completa trasformazione in umanoide, passando per il contatto col mondo esterno, la piena comprensione dell'insensatezza degli schematismi e la frustrazione che tali limitazioni comportano, il pensiero del protagonista segue i saliscendi di una realtà tutt'altro che conciliante, vissuta però senza alcun freno, nel più pieno desiderio di comprensione. Dall'albeggiare simil-barocco che apre "Perfect Blue" (chiaro l'omaggio al genio di Satoshi Kon) si fa presto fino a quando slanciati abbrivi di chitarra trasformano Sohn nella più eccitante discepola di St. Vincent.
Se l'influenza di Annie Clark ammanta l'intero progetto come un nume tutelare, nondimeno Miss Grit sa come trattare il santino e non risultarne schiacciata: che sia il rullare dei synth sotto all'ossessivo reiterarsi della linea canora ("Your Eyes Are Mine", la realtà esterna a aprirsi in tutta la sua violenza espressiva) oppure la qualità jazzy di un giro di pianoforte ("Nothing's Wrong"), la chitarra sa farsi gancio noise tanto quanto sciogliersi in un grosso abbraccio dreamy, mostrando l'evoluzione che gli ultimi Blonde Redhead hanno mancato.
Anche la doppia estrazione culturale diventa un'altra freccia nel carniere, con una title track che preme sul pedale della dance in salsa wave, e il suo rimaneggiamento in coreano che appiana l'effervescenza ritmica, traducendosi in uno spoken-word dalle qualità ambient.

 

Fa più male scindersi o poi riunirsi? Recitare o abbassare la guardia? Non esiste una risposta giusta, Miss Grit, però, esordisce con un album che fornisce una prospettiva del tutto personale sul tema, sfociando in una consapevolezza tutt'altro che emancipatoria. Quale che sia il futuro di tale presa di coscienza, "Follow The Cyborg" si pone in ogni caso come una salda premessa.

14/03/2023

Tracklist

  1. Perfect Blue
  2. Your Eyes Are Mine
  3. Nothing's Wrong
  4. Lain (Phone Clone)
  5. Buffering
  6. Follow The Cyborg
  7. 사이보그를 따라와
  8. Like You
  9. The End
  10. Syncing




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