Il coraggio ha due colori, giallo e blu
L'invasione russa dell'Ucraina del 2022 spinge Jérôme Reuter alla registrazione di un concept-album spiccatamente filo-ucraino che rientra perfettamente nel solco delle sue precedenti riflessioni sul continente europeo. La lotta per la libertà e la difesa della democrazia contro la tirannide sono di certo i pensieri primari di “Gates Of Europe”, Lp nato con le intenzioni migliori, spinto da una sincera partecipazione verso le indicibili sofferenze del popolo ucraino. Le città che occupano da più di un anno i telegiornali di tutto il mondo (Mariupol, Kharkiv, Kherson ecc.) diventano le porte dell’Europa, simbolo di un’idea diversa di comunità e di tolleranza verso le minoranze.
La musica del progetto Rome mantiene le sue consuete coordinate neo-folk, a volte con un sound più semplice e immediato, quasi a ricercare un inno strappalacrime. La cosa riesce perfettamente con il singolo “Yellow And Blue”, candidato a divenire la colonna sonora folk dei martiri ucraini.
“Gates Of Europe” punta proprio sulle corde della commozione e a volte ci riesce aumentando questa sensazione ascolto dopo ascolto, creando un muro contro muro continuo tra bene e male (“How Came Beauty Against This Blackness”, “The Black Axis”) e ricordando i caduti (“Ballad Of Mariupol”) con ballate tradizionali acustiche e testi struggenti.
Se l’intento di Jérôme Reuter è certamente lodevole, c’è da chiedersi se schierarsi in modo così netto sia funzionale al suo ruolo di artista. Come lui stesso ha più volte detto in varie interviste, l'artista non dovrebbe svelare tutto, ma lasciare un senso di mistero sulle proprie idee - magari mantenendosi su principi universali di libertà e uguaglianza senza catapultarsi così esplicitamente verso l'attualità. Senza nulla togliere a chi combatte giustamente ed eroicamente per la propria terra, forse schierarsi così nettamente non giova a rendere universale un messaggio di pace e fratellanza che certamente è quello che a Reuter sta più a cuore.
18/10/2023