Stefano Pilia

Lacinia

2025 (Die Schachtel/SZ Sugar)
experimental, modern classical, elettronica

Indagare il senso del sacro, il margine labile tra la compiutezza e l’in(de)finito attraverso il suono, guidato dall’esattezza dei numeri e delle loro relazioni, dalla geometria che struttura architetture compositive dal tono austero. Erano queste le basi da cui prendeva forma “Spiralis Aurea” e a distanza di tre anni Stefano Pilia riparte dai medesimi presupposti per dare sostanza a un nuovo itinerario immersivo orientato verso l’ascolto profondo, ancor più rigoroso del suo ottimo predecessore.

Immutati rimangono i riferimenti, la musica liturgica e devozionale da una parte, il lavoro dei pionieri del novecento e alcuni autori contemporanei - citazione diretta per Arvo Pärt, LaMonte Young, Pauline Oliveros, Eliane Radigue, Krzysztof Penderecki, ma anche Sarah Davachi - dall’altra. Un’assonanza avvertibile in modo distinto lungo i quasi ottanta minuti di un’opera plasmata secondo uno sviluppo circolare, che riprende e ridefinisce al suo interno le singole parti e l’insieme. Un andamento ciclico che ha a che fare col rito, con la volontà di entrare in sintonia con il trascendente per mezzo del suono, del suo portato emozionale. Soprattutto partiture strumentali, implementate in maniera misurata da trame elettroacustiche, alcune pensate in modo specifico per un interprete, ma generalmente imperniate su un concetto di potenziale rimanipolazione finalizzata alla riproposizione dal vivo.

Un lavoro incentrato su combinazioni di toni e registri, su intrecci polifonici tendenti al solenne, in cui trovano posto i flauti luminosi di Manuel Zurria (“CADUX / plectere I”) e il sax sinuoso di Laura Agnusdei (“SIDEREUS plectere IV”), con gli archi a dare enfasi e l’organo insieme ai synth a creare profondità. Ci sono le scritture per ensemble (“LACINIA IN AXIS”) e quelle che trovano completezza nella voce – splendido il contributo di Alice Norma Lombardi in “EVE”, uno degli apici dell’album – incastrate in un percorso pregevole a cui però manca in parte lo slancio proprio delle tracce migliori di “Spiralis Aurea”. Un tratto che non inficia la bontà del risultato, ma ne depotenzia la piena godibilità dell’ascolto, malgrado la cura dei suoni e la qualità elevata delle registrazioni. Ciò che rimane indiscutibile è il talento di un compositore alla costante ricerca di nuove sfide, che saprà certamente stupire ancora.

05/03/2025

Tracklist

  1. CADUX / plectere I
  2. LACINIA OFF AXIS
  3. MARIS STELLA / plectere II
  4. ERE
  5. ARBOREA / plectere III
  6. EVE
  7. SIDEREUS plectere IV
  8. LACINIA IN AXIS
  9. VERIS plectere V
  10. NOVA pt I
  11. EVE for strings orchestra
  12. NOVA pt II
  13. MATRIX / plectere
  14. MARIS STELLA / plectere
  15. LACINIA OFF AXIS for strings orchestra
  16. CYCLE / plectere VIII

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