"CHyberNation" è un un'audio-biografia dedicata al percorso artistico dei coniugi Maurizio Arcieri e Christina Moser, ideatori di uno dei progetti più avanguardisti che la musica italiana abbia mai conosciuto.
"CHyberNation" è composto anzitutto da un libro di 96 pagine che ripercorre la carriera della coppia, con una lunga intervista esclusiva, dettagliate schede focalizzate sulle singole produzioni discografiche, una selezionata rassegna stampa che va dal 1978 al nuovo millennio e decine di illustrazioni.
Nella confezione è incluso un imperdibile disco tributo, con 16 cover + 2 inediti eseguiti per l'occasione direttamente dal duo.
L'operazione è stata ideata e coordinata da Luciano Joyello Triolo, veronese, disc jockey, giornalista, responsabile di uno dei migliori blog musicali italiani, musicista obliquo già con Peluqueria Hernandez e Le madri della psicanalisi, ma protagonista anche di singolari esperimenti legati alla concrete music.
Nei primi anni ‘70 Maurizio Arcieri decise di archiviare gli slanci pop che ne fecero un personaggio prima a capo dei beat/mod New Dada (negli anni '60 aprirono concerti sia per i Beatles che per i Rolling Stones !) e successivamente come solista di successo.
Diede una svolta epocale alla propria carriera intraprendendo con la moglie Christina Moser un'esperienza professionale decisamente meno rassicurante, distinguendosi negli anni per la capacità di innestare (ed anticipare, almeno dalle nostre parti) le innovazioni tecnologiche nella musica pop con competenza e modernità, spaziando con proprietà di mezzi dall'electro pop alle ballad dal sapore mitteleuropeo, dalla new wave al Bowie berlinese, dal proto new romantic al minimalismo sintetico.
Il punk stava deflagrando lungo le due sponde dell'Atlantico, dark e wave erano ancora sconosciuti, ed i Chrisma (nome successivamente modificato nel più esportabile Krisma) si affacciarono alla ribalta con il fulminante esordio "Chinese Restaurant" (1977), al quale seguirono il più glaciale "Hibernation" (1979), lo straripante successo di "Cathode Mama" (1980), contenente l'hit single "Many Kisses", e del successivo "Clandestine Anticipation" (1982), oramai in linea con la cifra stilistica dei tempi.
I Krisma gradualmente conquistarono significativi consensi, non più percepiti come patetici fenomeni da baraccone, bensì apprezzati avanguardisti musicali con un debole per l'elettronica e le nuove tecnologie.
Superate le resistenze iniziali, nei primi anni '80 i Krisma diventarono un fenomeno televisivo presente un po' ovunque, dal Festivalbar all'americana MTV (la nostra Videomusic non esisteva ancora), fino a sfiorare l'apparizione a Sanremo, sfumata in seguito al secco rifiuto di cantare "Lola" in italiano.
Grazie ad un accordo siglato con la Atlantic Records, circolarono negli Stati Uniti alcuni maxi single molto apprezzati dai dj, che fecero comprendere al pubblico locale la consistenza di una produzione di tutt'altro spessore rispetto all'iperplasticosa italo-disco dell'epoca: ciò permise ai Krisma di spostarsi negli States con un nuovo team di collaboratori per realizzare "Nothing To Do With The Dog" (1983), un lavoro che condusse alle estreme conseguenze il processo di sintesi intrapreso, un eccesso che porterà il duo ad assentarsi dalle scene per tre anni prima di potersi rimettere in gioco con la consueta necessità di rinnovamento.
Seguirono l'interlocutorio "Iceberg" (1986), il rinnegato "Non ho denaro"(1989), e ben dodici anni più tardi il singolo "Kara", realizzato in collaborazione con il celebre produttore della scena techno Joe T. Vannelli.
Il libro ripercorre in maniera snella la parabola artistica della coppia, dall'interessamento della stampa specializzata internazionale alla lunga trasferta nella Londra del periodo punk, dalle collaborazioni con artisti di grande spessore (Vangelis, Hans Zimmer, Arto Lindsay, ma anche i nostri Franco Battiato e Subsonica) ai problemi di incompatibilità con la CGD di Caterina Caselli, dai progetti condivisi con Rai Tre ed il Cocoricò di Riccione alle più recenti apparizioni al Chiambretti Night, dall'apertura del canale satellitare Krisma TV all'affetto dimostrato dalle nuove generazioni, che la considera un punto di riferimento nell'evoluzione di certa elettronica virata verso la dance.
Particolarmente sfiziose risultano le puntigliose descrizioni dei prototipi di sintetizzatori costruiti personalmente dal duo, che amava cimentarsi nella modifica dei più svariati marchingegni per ottenerne i suoni desiderati, arrivando persino al concepimento del krismino, un micro sequencer fatto in casa.
"CHyberNation" è anche un disco tributo, con sedici cover realizzate da esponenti della scena indipendente italiana, più due brani inediti, il riuscito strumentale "Opera Punk" ed il prescindibile "La forza mia" (rilettura di un pezzo di Marco Carta !), incisi per l'occasione direttamente da Maurizio e Christina.
Spiccano le presenze di Andy Fumagalli dei Bluvertigo, al sassofono con i Cosmic Boilers in "Water" e di Enrico Fontanelli degli Offlaga Disco Pax, qui con il progetto parallelo Volvo Tapes, alle prese con la rilettura per sole tastiere analogiche Casio d'antan di "Gott Gott Electron".
Gli Avvoltoi, una delle più influenti beat-revival band italiane, attivi fin dagli anni '80, eseguono una cover in italiano di "See Me Feel Me" degli Who, così come la incise Arcieri nel 1969.
XX Century Zorro sono una delle formazioni più in vista del periodo Great Complotto di Pordenone: il chitarrista è Theo Teardo, oggi rinomato autore di colonne sonore. La loro nervosa versione di "Many Kisses" è una registrazione d'epoca, mai pubblicata prima.
Johnny Grieco fu un antesignano della scena punk italiana come cantante dei Dirty Actions, un disco all'attivo per la Cramps; assieme agli Avvoltoi è l'unico ad aver scelto di coverizzare un brano di Arcieri solista, precedente all'avventura Chrisma, "5 minuti e poi", fra i più grandi successi dell'estate 1968.
I Machina Amniotica aggiungono le chitarre in "Samora Club", registrata dal vivo a Cagliari proprio assieme ai Krisma; lo stesso Triolo si ritaglia un piccolo spazio, reinterpretando "Lola" con il moniker El Pulpo, uno spin-off di Peluqueria Hernandez.
Oltre a quattordici nomi italiani, si sottolinea la presenza di due formazioni americane, entrambe californiane, quasi a voler certificare la caratura internazionale del lavoro svolto dai coniugi Arcieri: i Red Flag di San Diego (un duo male-female, proprio come i Krisma) rileggono "Skyline" incrociando Human League e Yazoo, gli AntiQuark di Los Angeles, danno una lucidatina a "Nothing To Do With The Dog".
Le riletture sono spesso piuttosto fedeli, non si osa tantissimo, quasi ci si sentisse al cospetto di opere intoccabili, ma in alcuni casi emerge la personalità degli ospiti di turno: è il caso degli Xelius Project che in "Telegram" spingono più sul tasto Kraftwerk rispetto all'originale, è anche il caso del giovanissimo Riky che conferisce a "Lover" un gustoso retrogusto electro-arabo.
"CHyberNation" si dimostra un riuscito esperimento di biodiscografia, utile sia ai fan di vecchia data, sia alle nuove generazioni, messe così nelle condizioni di scoprire e comprendere un'avventura di sicuro interesse.
Non un'operazione nostalgico - decadente, ma un songbook tra i migliori mai prodotti dall'industria musicale nazionale, in grado di contribuire attivamente a rendere giustizia alla carriera ed alla storia dei Krisma, e che per il modico prezzo (€ 14,90) si presta ad essere una buona strenna natalizia.
Chinese Restaurant (Polydor, 1977) | |
Hibernation (Polydor, 1979) | |
Cathode Mamma (Polydor, 1980) | |
Clandestine Anticipation (CGD, 1982) | |
Nothing To Do With The Dog (Franton Records, 1983) | |
Iceberg (Carosello, 1986) | |
Non Ho Denaro (Bollicine, 1989) | |
The Best Of Krisma (antologia, 2001) |
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