Le avventure post-beatlesiane degli ex-Fab Four Paul McCartney, John Lennon, George Harrison, Ringo Starr al centro della nuova puntata di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti tutti i martedì dalle 23 alle 01 (e in replica il venerdì dalle 13 alle 15) sulle web-frequenze di Radio Città Aperta (www.radiocittaperta.it).
Dopo l'annuncio di McCartney, che il 10 aprile 1970 suggella la fine dei Fab Four, si aprono nuove strade per i quattro Beatles. Paul vincerà il suo isolamento con la moglie Linda e gli Wings, per poi proseguire una lunga carriera solista, tra trionfi, eccentricità e flop; Lennon si rifugerà nella sua love-story con Yoko Ono e nelle sue battaglie politiche, lasciando almeno un paio di album memorabili, fino a quei terribili cinque spari di Mark Chapman dell'8 dicembre 1980; Harrison proseguirà la sua fuga dal "material world" con le sue ballate sognanti e spirituali, fino al suo commovente addio al mondo nel 2001; Starr resterà l'eterno outsider, lontano dai riflettori ma in grado di piazzare qualche zampata vincente, anche con l'aiuto dei vecchi amici. Quattro percorsi nati dalla più traumatica delle separazioni ma che spesso finiranno per convergere, nel nome di un marchio leggendario.
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I Beatles dopo i Beatles - parte 1
I Beatles dopo i Beatles - parte 2
Nel corso degli anni, John, Paul, George e Ringo si rapportano con il loro stesso mito con umori, intenzioni e obiettivi diversi: cercando di superarlo – Lennon costruisce il suo mito personale assieme a Yoko, McCartney usa gli Wings come medium per conferire ancor più lucentezza al suo passato – collocandolo in una differente prospettiva (per Harrison la fama e il successo sono “cose materiali”) o semplicemente godendone i frutti (l’ironia glamour di Ringo). (...)
Le vicende artistiche di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr percorrono strade tortuose e accidentate, fatte di grandi successi e di delusioni clamorose.
Quattro traiettorie che seguono direzioni differenti, ognuna con caratteristiche uniche; quattro carriere che spesso incontrano i loro cammini, dando vita ad una produzione che comprende canzoni epocali, album storici ed anche qualche caduta di gusto.
Fanno da sfondo iniziale a queste vicende gli anni Settanta, epoca storica di grandi fermenti e contraddizioni, spesso incline a considerare i Beatles e gli ex-Beatles come un semplice residuo del passato.
Incessantemente rincorsi dal loro passato, liberi eppure prigionieri del loro stesso mito, Lennon, McCartney, Harrison e Starr sanno comunque ritagliarsi uno spazio significativo sulla scena del rock e del pop.
Pur tra alti e bassi, la loro produzione discografica è l’espressione di personalità dai connotati unici, con opere sempre ricche di richiami stilistici, spunti ed inventiva: il disco- brand (“Imagine” di Lennon), il kolossal (il triplo “All Things Must Pass” di Harrison), il pop ricercato ed insieme artigianale (“Ram” e “Band On The Run” di McCartney), l’album concepito come uno spettacolo di varietà (“Ringo” di Starkey). (...)
Vessati, ma anche incensati dalla critica dell’epoca, i quattro ex-Beatles concepiscono i loro dischi in funzione del successo commerciale; sanno sfruttare le leve del marketing discografico e i mezzi di comunicazione messi a disposizione dal mercato, a volte addirittura inventandone di nuovi; rivelano un talento particolare per l’arte del singolo, con canzoni di grande popolarità, come “Imagine”, “My Sweet Lord”, “It Don’t Come Easy”, “Live And Let Die”, “Mull Of Kintyre”...
Un lungo viaggio fra i lavori solisti dei Quattro, ormai liberi dall'ingombrante fardello del nome "Beatles".
(Dal libro "I Beatles dopo i Beatles" di Luca Perasi).
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Scaletta del programma | |
1. Paul McCartney - Maybe I'm Amazed (da McCartney, 1970) |