Guidati dalla personalità carismatica e spregiudicata di Chrissie Hynde, una delle prime e più potenti figure di bandleader femminile della storia del rock, i Pretenders hanno coniato un originale misto di sofisticatezza new wave, energia hard-rock, frenesia punk e grazia melodica. Una formula che ha espresso almeno quattro dischi da ricordare e un pugno di memorabili singoli.
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Pretenders
Cresciuta in Ohio durante la transizione fra i periodi hippie e punk, la giovane Christine Elaine Hynde si trasferisce dopo gli studi universitari a Londra e inizia l'arrembaggio della Swinging London come critica per Nme, grazie all'amicizia con il giornalista Nick Kent. L'esperienza non l'entusiasma, però, e per sbarcare il lunario trova un posto come commessa nel celebre negozio "Sex" di Vivienne Westwood (da cui sarà cacciata per aver picchiato una cliente con una campana!).
Ma Chrissie ha le idee chiare. E un pallino in testa: diventare la leader di un gruppo musicale. Folgorata sulla strada del rock da numi come Kinks e Byrds, ci prova con due band del sottobosco, Masters Of The Backside e The Moors Murderers. Ma è al terzo colpo che fa centro: raduna un gruppo di musicisti e fonda i Pretenders (in omaggio alla hit The Great Pretender dei Platters, poi coverizzata da Freddie Mercury). (...)
Un gruppo che avrà i suoi momenti di gloria soprattutto con i primi due dischi della formazione originale e i due successivi, mettendo in mostra un misto di sofisticatezza new wave, energia punk, ritmi r'n'b e brio melodico à-la Kinks, impreziosito dalla voce della leader, un bellissimo vibrato, e dalla bravura dei musicisti coinvolti (il gruppo annovererà in particolare tre ottimi chitarristi: Honeyman-Scott, McIntosh, Seymour).
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