Agf

Gedichterbe

2011 (Agf Producktion)
glitch, industrial, sound poetry
8.5

Considerando in retrospettiva il notevole percorso artistico di Agf, è indubbio ormai il ruolo-chiave ricoperto negli ultimi tre lustri nell'ambito dell'avanguardia elettronica mitteleuropea, di cui rappresenta, ad oggi, una vera istituzione. Parallelamente al suo minuzioso lavoro di destrutturazione e taglia-e-cuci elettronico si muove però all'interno della sua musica, sin dalla sua inquietante opera prima, un ulteriore livello di significato, più sottile e complesso da afferrare, potremmo definirlo quasi la sua personale filosofia estetico-politica, che costituisce quel filo conduttore invisibile tra tutte le sue produzioni.
Il percorso concettuale seguito da Antye Greie partiva da quell'asettica neo-lingua basata sui linguaggi software di "Head Slash Bauch", per poi passare alle invettive più o meno esplicite contro la globalizzazione forzata e l'individualismo imposto dal sistema Occidente ("Westernization Completed", ma anche l'imprescindibile "Explode" a nome Agf/Delay).
Quello che è seguito, con "Einzelkämpfer" come simbolico giro di boa, è una sorta di fuga dal mondo e dalla civiltà: Agf lascia Berlino, suo storico quartier generale, e si ritira con compagno e prole sull'isoletta semi-deserta di Hailuoto, al largo di Oulu.
L'antidoto che la Greie ha trovato all'asfissiante modello consumistico consiste in un ripiego verso la sobrietà, la filosofia orientale e un'insolita rivalutazione del patrimonio culturale etnico, filtrato dal suo approccio al solito contemporaneo e post-industriale.

In questo senso il cd-book "Gedichterbe", ultima fatica dell'artista tedesca, rappresenta un punto di snodo di fondamentale importanza.
Agf, con l'aiuto degli amici e collaboratori di una vita (Gudrun Gut, Ellen Allien, Tba, Barbara Morgenstern) porta a fusione più di otto secoli di componimenti poetici in lingua tedesca, quindi li frantuma e disperde in mille scaglie radioattive.
"Gedichterbe" è quindi il tentativo di ricostruire in maniera (apparentemente) random il profilo storico della letteratura krauta (o ad essa collegata), selezionando in realtà accuratamente le schegge di una (sotto)cultura indipendente e di rivolta e intercalando di tanto in tanto l'ampio respiro di inni e odi al creato e all'universo, di cui il canzoniere teutonico vanta per altro una corposa tradizione.

Il primo frammento di "Gedichterbe" è "Auszug aus: die Straße", esplosivo industrial senza detonazione, una dedica alla scrittrice austriaca Heidemarie Härtl, talento dimenticato della Ddr.
"Auf diesem Hügel übersehe ich meine Welt!" è un brano in tre strofe di Bettina von Armin, ma potrebbe essere tranquillamente il pezzo-manifesto della nuova Antye Greie: moderna eremita in contemplazione della sua verde isola avvolta in una leggera caligine glitch, le cui coste tracciano i limiti del mondo a lei conosciuto.
Si passa poi per le sognanti liriche di "Ich wollt' ich wär' des Sturmes Weib", con Gudrun Gut alla voce, per arrivare al breve excursus cibernetico di "Rosa Meinung" della ventinovenne Ann Cotten "poster girl" della poesia berlinese contemporanea.
"Drei Bögen" è uno dei vertici dell'opera: su un tappeto di isolazionismo dub di delayana fattura si incastra lo spoken word di Dalibor, che esaspera le asperità della lingua tedesca e di tutte le altre possibilità fonetiche, trasformando di fatto il testo di Uljana Wolf in un ulteriore strumento di destrutturazione.
Le parole di Ulrike Meinhof, celebre terrorista "rossa" della Repubblica Federale Tedesca, sono invece compresse fino a scomparire del tutto nei clangori e nelle frequenze digitali di "Ich werde sein", emblematica del proposito originario di Agf di ricreare tramite le partiture elettroniche il contesto storico del componimento.

C'è spazio anche per Rimbaud: "Die Ewigkeit", l'eternità, dove il sole diventa tutt'uno con il mare, poche parole sussurrate e sensuali, distese su disturbi elettronici e un sax in reverse.
Dopo la divagazione altomedievale di "Du Inneren Orren", convertita da Quio in una sghemba filastrocca, e il cameo di Natalia "Tba" Beridze su "An Achmatova" (della poetessa sovietica esiliata a Berlino, Marina Ivanovna Svetaeva) si arriva fino all'estasi romantica di Schiller, "Die Macht des Gesanges", in cui i toni solenni del poeta e drammaturgo weimeriano in attesa della tempesta, sono rimpiazzati qui da un clima frenetico da produzione di massa.

La seconda metà del lavoro si apre invece con il beat ubriaco di Ellen Allien sull'ironico testo di Ada Christen "Champagner I - III", quando arriva l'apice emotivo del disco. "Entworfene Gedanken" è un duetto con Barbara Morgenstern sulla ballata di Sidonia Zäunemann, permeata da un intenso esistenzialismo ante litteram: la vacuità dell'agire umano e la caducità delle cose di fronte all'incontrovertibile sentenza della morte e del divenire, in cui ritrovare sollievo e addirittura la felicità.
Ancora un pugno di gradite sorprese (il rap di Pyranja in "Meerleuchten", i giochi vocali con i Bothnian Draale Pack per "Diimaan" di Kurt Schwitter, "inventore" delle installazioni, e "Mit allen Gedanken" di Celan adagiata su scorie e devastazioni industriali) e si giunge al frammento conclusivo "Das Letzte", breve componimento sulla notte di Else Lasker-Schüle, poetessa dell'età nazista rifugiata in Palestina, reinterpretata da una Antye Greie dimessa e confidenziale.

Temperando la sua personale idea di digital songwriting, Agf realizza la sua opera allo stesso tempo più intima e universale, si fa portavoce di un messaggio forte e chiaro convogliando magistralmente ricerca sonora e comunicatività popular.
Raccolta preziosissima che eleva lo spirito.

19/01/2012

Tracklist

  1. Auszug Aus: Die Strasse, 1986
  2. Auf Diesem Hügel übersehe Ich Meine Welt
  3. Ich Wollt' Ich Wär' Des Sturmes Weib
  4. Rosa Meinung
  5. Der Abschied
  6. Drei Bögen: Bougainville
  7. Ich Werde Sein
  8. Die Töne
  9. Unsernorts
  10. Die Ewigkeit
  11. Golda
  12. Dü Inneren Orren
  13. An Achmatova
  14. Die Macht Des Gesanges
  15. Champagner I - III
  16. Israels Leib
  17. Entworfene Gedanken
  18. Mein Liebeslied
  19. Weltinnenraum
  20. Schwermutschnellen
  21. Meerleuchten
  22. Perlenfischer
  23. Mandelblütensyntax
  24. Nachtstück Von San Ildefonso I
  25. DadaDa
  26. Mit Allen Gedanken
  27. Diimaan
  28. Das Letzte

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